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‘Change the World-Model United Nations’, si chiude la quattro giorni dei ragazzi all’Onu

NEW YORK, 9 APRILE – 3.200 studenti universitari e delle superiori di 140 Paesi hanno partecipato a New York alla tredicesima edizione di ‘Change the World – Model United Nations’, che si è conclusa domenica con un incontro con Valerie Biden Owens, sorella del presidente americano. L’evento è organizzato da Claudio Corbino che ebbe l’idea nel 2000 da studente 22enne dell’Università di Catania fondando l’Associazione Diplomatici, incubatore per studenti che volevano fare progetti di formazione sulle Nazioni Unite.

Valerie Biden

‘Change the World Model United Nations’ è considerato il più prestigioso forum itinerante internazionale al mondo per studenti delle scuole e delle università; sono infatti oltre 150 mila gli studenti di ogni parte del mondo che ogni anno chiedono di essere ammessi ai corsi che si tengono all’Onu.
L’obiettivo è quello di formare i leader di domani. Fino ad oggi sono stati più di 50.000 gli studenti, provenienti da oltre 150 paesi, che hanno partecipato al Change The World, insieme ad autorevoli esperti, ambasciatori, ex ministri, ex capi di stato e di governo, noti campioni dello sport, artisti, funzionari del segretariato delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea, che si sono confrontati con i ragazzi sui temi della geopolitica internazionale. Nomi del calibro di Bill Clinton, Francesco De Gregori, Liliana Segre, Michel Platini, Andrij Ševcenko, Bebe Vio, Carlo Ancelotti e Paolo Rossi, sono solo alcuni degli ospiti eccellenti che hanno costellato le precedenti edizioni.

Maurizio Massari

All’evento di quest’anno sono intervenuti Valerie Biden, ex rappresentante supplente degli Stati Uniti alle sessioni dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, sorella di Joe Biden e capo delle sue campagne elettorali; Antonio Tajani, Ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale; Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno; Antonio Spadaro, sottosegretario del Dicastero della Santa Sede per la cultura e l’educazione; Maurizio Massari, rappresentante Permanente d’Italia alle Nazioni Unite; Francesco Corvaro, inviato speciale per il Cambiamento Climatico; Micheal Moller, ex Director General of United Nations Office a Ginevra, Secretary- General of the Conference on

Marco Tardelli

Disarmament; Enrico Trantino, Sindaco di Catania; Fabrizio Rindi, Chairman di Kairos Partners SGR e Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana; Boris Collardi, Member of the Foundation Board of the International Institute for Management Development (IMD) as well as the Strategic Advisory Board of the Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL); Marco Tardelli, CWMUN Goodwill Ambassador e Campione del Mondo di calcio 1982; Adriano Panatta, Ex tennista Italiano; Maria Latella, giornalista e conduttrice televisiva; Salvatore Carrubba, Presidente dell’International Board di Associazione Diplomatici e già Direttore del Sole 24 Ore; Myrta Merlino, giornalista e conduttrice televisiva; Giovanni Caccamo, cantautore italiano e Ben Harper, artista e cantante.

Ben Harper

Marco Tardelli ha confermato il suo supporto a questa importante iniziativa che lo vede coinvolto da diversi anni: ”Questa per me rappresenta un’occasione preziosa per coinvolgere ragazzi e ragazze in dibattiti appassionanti e attuali, tutti incentrati sui valori dello sport; quegli stessi valori che mi hanno animato, che continuo a voler trasmettere alle generazioni future e che dovrebbero ispirare anche le azioni della politica e della istituzioni. Essere Goodwill Ambassador è un ruolo che mi appassiona ogni anno di più perché mi mette nella posizione privilegiata di poter essere promotore del rispetto del prossimo. Sono convinto da sempre che lo sport, se ben veicolato, sa essere un divulgatore ineguagliabile di valori quali l’unione, la solidarietà e l’inclusione”.

L’idea dietro il CWMUN nasce da Corbino che avvertiva la necessità di un’educazione che riflettesse le dinamiche internazionali in evoluzione. Dopo aver scoperto i programmi di simulazione delle Nazioni Unite, Corbino partì per New York con 45 studenti, gettando le basi per quello che sarebbe diventato un modello culturale e imprenditoriale di successo, noto come “Diplomatici”. Questo progetto è cresciuto esponenzialmente, trasformandosi in “Change the World- Model United Nations”, un evento globale che enfatizza il rispetto per la diversità, i valori democratici e la leadership positiva, usando lo studio delle Nazioni Unite come mezzo per comprendere la complessità del mondo moderno e promuovere valori fondamentali delle democrazie liberali.

Giovanni Caccamo

Il rispetto delle diversità, l’esaltazione dei valori della democrazia, la riflessione sul presente attraverso l’insegnamento di grandi maestri, ma anche i temi della leadership positiva, del lavoro di gruppo, della diplomazia della vita quotidiana intesa come valorizzazione del compromesso tra le parti, sono i capisaldi dell’iniziativa. Lo studio del funzionamento delle Nazioni Unite non è più il fine, ma diviene il mezzo attraverso il quale tentare di comprendere la crescente complessità globale e allo stesso tempo difendere e affermare alcuni valori fondativi propri delle democrazie liberali.

CWMUN non si limita più a New York, ma si estende anche a Dubai, Abu Dhabi, Roma, Parigi e Singapore, coinvolgendo figure chiave della politica nazionale e internazionale e affidandosi a personalità di spicco per la guida dei corsi di formazione. Tra queste: Salvatore Carrubba, Lucio Caracciolo, Myrta Merlino, Marco Tardelli, scelto come Goodwill Ambassador, in rappresentanza dell’eccellenza italiana e i valori dello sport.

Ora l’organizzazione si sta preparando a lanciare la “Change the World Academy”, con l’ambizione di fornire agli studenti le competenze necessarie per emergere in un mondo globale, testimoniato da quasi 25 anni di storia e un milione di studenti registrati. Un’esperienza che ha già pronta un’altra novità: ‘Change the World” Pechino 2025′ per continuare a evolversi, mirando a ispirare e formare le future generazioni di leader globali. (@OnuItalia)

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