ROMA, 22 MARZO – In occasione della Giornata mondiale dell’acqua l’UNICEF ricorda che ogni giorno, oltre 1.000 bambini sotto i 5 anni muoiono a causa di malattie legate ad acqua e servizi igienici inadeguati, uccidendo oltre 1,4 milioni di persone all’anno. A livello mondiale quasi 1 miliardo di bambini (953 milioni) sono esposti a livelli alti o estremamente alti di stress causati dalla mancanza di acqua pulita. In Italia si stima che nel 2022 erano circa 298 mila i bambini esposti a livelli elevati o molto elevati di stress idrico. Nel mondo 240 milioni di bambini sono fortemente esposti al rischio di inondazioni costiere e 330 milioni di bambini sono altamente esposti alle inondazioni fluviali.
Sempre secondo l’UNICEF una persona su 4 nel mondo non dispone di acqua potabile gestita in modo sicuro. Inoltre, 2 persone su 5 non hanno ancora impianti igienici (bagni) gestiti in modo sicuro e 1 su 4 non ha impianti idrici (strutture per lavarsi le mani) di base. I dati rivelano forti disparità, con i più poveri e coloro che vivono nelle aree rurali che hanno meno probabilità di utilizzare un servizio di base. Nella maggior parte dei Paesi inoltre l’onere della raccolta dell’acqua continua a ricadere soprattutto su donne e ragazze. A livello globale, in 2 famiglie su 3 le donne sono le principali incaricate del trasporto dell’acqua.
L’accesso universale all’acqua potabile è un bisogno fondamentale e un diritto umano. Garantire l’accesso all’acqua potabile a tutte le persone contribuirebbe a ridurre malattie e decessi, soprattutto tra i bambini.