NEW YORK, 11 DICEMBRE – “Empowering Youth through Music”: in una conferenza oggi nell’aula dell’ECOSOC la “Andrea Bocelli Foundation” e le Nazioni Unite hanno unito le forze per condividere il potere della musica di superare confini geografici e barriere linguistiche e di connettere culture altrimenti distanti evocando emozioni universali.
“Ogni conflitto e ogni violenza sono una sconfitta per tutti, per chi li provoca e per le vittime”, ha detto il Maestro Bocelli nel corso dell’evento organizzato dalla Rappresentanza Permanente d’Italia all’Onu insieme alla Fondazione, la quale persegue attraverso il proprio lavoro il riconoscimento del diritto universale all’istruzione di bambini, giovani e adulti, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Due programmi della Fondazione – Voices of e GlobaLab – entrambi sfruttando la pratica e le relazioni del coro, sperimentano due modelli formativi pilota per costruire luoghi educativi partecipati che tocchino tutta la comunità. “L’istruzione e’ al centro degli obiettivi di sviluppo sostenibile”, ha detto la vice segretaria generale Amina Mohammed: “Dobbiamo trasformare il sistema per assicurare che risponda alle esigenze attuali e che nessun bambino sia lasciato indietro”.
Per parte sua, l’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente all’Onu, ha ricordato che “in un mondo sempre più complicato e interconnesso, ma allo stesso tempo frammentato, l’istruzione delle nuove generazioni e’ importantissima. La musica non e’ solo una forma d’arte ma una forza estremamente potente e unificante capace di sfondare le barriere e costruire ponti”.
L’ente filantropico creato dal maestro Andrea Bocelli da 12 anni e’ impegnato nella promozione di progetti nazionali e internazionali volti ad abbattere barriere costruite da malattia, povertà ed emarginazione sociale. La Fondazione ha quindi illustrato le proprie iniziative anche attraverso gli interventi di giovani beneficiari dei suoi progetti e del cantautore e autore del progetto “The shape of the World”, Giovanni Caccamo. (@OnuItalia)