PARIGI, 28 NOVEMBRE – “È stato un viaggio bellissimo e intenso, dall’inizio della campagna fino al voto finale. Grazie a tutte le persone che hanno camminato con noi”. Si e’ chiusa la corsa di Roma per ospitare Expo nel 2030. Come previsto ha vinto Riad: una affermazione schiacciante di 119 voti su 165 votanti, 29 a Busan e solo 17 per la Capitale.
“Fino all’ultimo, né a noi né ai coreani risultavano numeri di questa portata, quindi anche sull’ultimo miglio qualcosa deve essere successo”, ha commentato dopo il voto
l’ambasciatore Giampiero Massolo, presidente del comitato promotore che per due anni aveva lavorato alla candidatura di Roma. “Abbiamo promosso nel mondo l’Italia. Presenteremo con orgoglio il Made in Italy nel nostro padiglione a Riad come ad Osaka nel 2025. Con la candidatura di Roma abbiamo promosso nel mondo l’Italia”, ha detto il MInistro degli Esteri, Antonio Tajani, congratulandosi con i vincitori.
La sconfitta puo’ essere addebitata all’ingente campagna promozionale saudita: 190
milioni di euro contro i 160 spesi da Busan e appena 30 da Roma. A Issy-les-Moulineaux ha accolto l’esito del voto la delegazione ufficiale guidata dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dal ministro dello Sport Andrea Abodi e da Massolo con le tre donne scelte come simbolo della volata finale, Trudie Styler, Bebe Vio e Sabrina
Impacciatore. “Con Roma portiamo la storia nel futuro. A Roma il più grande parco solare mai costruito”, aveva ricordato la premier Giorgia Meloni nel videomessaggio per la presentazione della candidatura. “Roma è la madre di tutti noi”, aveva detto la Impacciatore.
“Noi abbiamo giocato una partita secondo le regole della comunità internazionale, le competizioni si vincono sui progetti, sulla qualità, sulle idee. A noi, alcuni delegati hanno detto di essersi promessi ad un concorrente ben prima che esistessero i progetti e ben prima delle candidature”, ha detto Massolo. Quello di Roma “era un bellissimo progetto”, ma la vittoria di Riad è stata “schiacciante”, ha ammesso Gualtieri: “Purtroppo – si è rammaricato – non si vince con il premio della
critica, del pubblico, ma con il voto degli ambasciatori”. (@OnuItalia)
