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Atoms4Food: FAO e AIEA insieme per le tecniche nucleari per alimentazione e agricoltura

ROMA, 19 OTTOBRE – Per sostenere una risposta a tutto campo alla necessità globale di realizzare sistemi agroalimentari sostenibili, i capi di due agenzie delle Nazioni Unite hanno annunciato una nuova iniziativa chiamata Atoms4Food per offrire ai paesi membri assistenza nella pianificazione strategica, nell’aumento della produzione alimentare e della sicurezza alimentare. Atoms4Food è stato presentato in occasione di un evento speciale su “Innovation Breakthroughs” tenutosi durante il World Food Forum 2023, ospitato a Roma dalla FAO. L’iniziativa è frutto di una collaborazione della stessa FAO con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) e sarà gestita attraverso il Centro Congiunto FAO/IAEA per le Tecniche Nucleari per l’Alimentazione e l’Agricoltura. “Ci troviamo in un momento senza precedenti, in cui la fame e la malnutrizione sono in aumento, rappresentando una minaccia per l’umanità”, hanno detto il Direttore Generale della FAO QU Dongyu e il Direttore Generale dell’AIEA Rafael Mariano Grossi in una dichiarazione congiunta. ”L’iniziativa Atoms4Food mira a fornire agli Stati membri soluzioni innovative su misura per le loro esigenze e circostanze specifiche, sfruttando i vantaggi delle tecniche nucleari insieme ad altre tecnologie avanzate”.

Atoms4Food sosterrà i paesi nell’utilizzo di tecniche nucleari innovative per migliorare la produttività agricola, ridurre le perdite alimentari, garantire la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e adattarsi alle sfide del cambiamento climatico. Si basa su programmi congiunti FAO/AIEA per fornire un sostegno completo su misura ai paesi e sarà fornito attraverso i meccanismi stabiliti dall’AIEA e dalla FAO e da altri partner.

“E’ tempo di lavorare insieme”, ha detto Qu, offrendo alla nuova iniziativa l’ampia rete di uffici nazionali della FAO. Grossi ha osservato che Atoms4Food arriva 70 anni dopo che il presidente Dwight D. Eisenhower pronunciò il suo iconico discorso “Atomi per la pace” e condivide obiettivi simili. “Una delle principali manifestazioni di pace oggi è assicurarsi che tutti abbiano cibo”, ha detto. Sfruttando i rispettivi vantaggi comparativi, le strategie e i relativi portafogli di ricerca, il Centro Congiunto FAO/IAEA per le Tecniche Nucleari per l’Alimentazione e l’Agricoltura sta già lavorando per ottimizzare i laboratori dedicati all’alimentazione e all’agricoltura, alla nutrizione umana, alla sicurezza alimentare e alla gestione delle risorse idriche.

La FAO e l’AIEA collaborano dal 1964 e la loro partnership si distingue come una delle più efficaci tra le agenzie delle Nazioni Unite, offrendo servizi come la tecnologia degli insetti sterili e le analisi isotopiche per valutare l’uso di nutrienti e acqua nel suolo. L’iniziativa Atoms4Food si trova in una posizione ideale per fornire agli Stati membri soluzioni innovative, in settori che vanno dai sistemi di coltivazione alla gestione delle risorse naturali, adattate alle loro esigenze e circostanze specifiche.

Grossi ha delineato sette servizi a beneficio degli Stati membri, che spaziano dallo sviluppo delle capacità, alle varietà di colture, alla gestione del suolo e dell’acqua, alla salute degli animali, al controllo dei parassiti, alla sicurezza alimentare, alla salute pubblica e alla nutrizione. “Sappiamo che dobbiamo usare tutti gli strumenti che abbiamo”, ha detto. Altre idee innovative lanciate durante la sessione del World Food Forum includevano una presentazione di Cary Fowler, l’inviato speciale degli Stati Uniti per la sicurezza alimentare globale, sulla “Vision for Adapted Crops and Soils” (VACS), uno sforzo a livello africano per identificare le colture alimentari indigene sottoutilizzate che possono essere le “colture opportunità” di domani, un altro del professor Andrea Crisanti dell’Imperial College sull’uso dei gene drive per sradicare gli insetti indesiderati, e uno dell’ambasciatore Guang Defu, Rappresentante Permanente della Cina presso la FAO, sull’esperienza del suo Paese e sul suo contributo all’innovazione nei sistemi agroalimentari.

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