Tra Boccioni, Pistoletto e Paolini, la Collezione Farnesina approda all’ONU
OnuItalia
NEW YORK, 12 OTTOBRE – Con un Boccioni, un Pistoletto e un Paolini, la mostra “La Grande Visione Italiana. Collezione Farnesina” e’ approdata all’Onu di New York. “Arte e’ il prodotto di una immaginazione senza freni e l’arte italiana ne e’ il migliore esempio. Dal Rinascimento a oggi l’arte in Italia ha costantemente operato sui due binari di rinnovamento e memoria”, spiega Achille Bonito Oliva, il critico d’arte e curatore della rassegna che ha preso il via oggi al Palazzo di Vetro. “La Grande Visione Italiana. Collezione Farnesina”. La mostra e’ stata allestita negli spazi della Delegates’ Entrance e del Curved Wall del quartier generale delle Nazioni Unite fino al 27 ottobre.
A tagliare il nastro di questo avvincente viaggio nella storia dell’arte italiana dal Novecento ad oggi e’ stato il Rappresentante Permanente d’Italia alle Nazioni Unite, l’Ambasciatore Maurizio Massari, accompagnato dal Direttore dell’Istituto di Cultura di New York, Fabio Finotti, dall’Ambasciatore Umberto Vattani, alla cui visione e passione si deve l’origine della raccolta, e dal critico Bonito Oliva. “La cultura e’ identita’, ma anche un catalizzatore per lo sviluppo economico e sociale e un veicolo per la trasmissione dell’umanesimo, valore sempre piu’ necessario e al cuore dei nostri sforzi diplomatici per riportare la pace”, ha detto Massari.
Il progetto che fa tappa a New York offre un grand tour nella creatività del nostro Paese attraverso 71 pezzi selezionati dalla raccolta d’arte del Ministero degli Esteri. Le opere, che testimoniano la ricchezza del patrimonio culturale che vive negli spazi del Palazzo della Farnesina a Roma, sono e saranno esposte presso le massime sedi istituzionali italiane a New York attraverso un percorso diffuso tra la Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite, la Residenza dell’Ambasciatore italiano alle Nazioni Unite, l’Istituto di Cultura Italiana ed il Consolato Generale d’Italia. New York è una delle numerose tappe che ha compiuto quest’anno la Collezione Farnesina: le opere hanno infatti già transitato in Asia – Singapore, Tokyo, Nuova Delhi e Seoul – prima di arrivare negli Stati Uniti.
Più nel dettaglio, delle 71 opere esposte a New York, 26 sono già fruibili all’Istituto Italiano di Cultura, 17 al Consolato Generale d’Italia, 6 nella hall e sala d’aspetto della Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite e 3 nella Residenza dell’Ambasciatore italiano alle Nazioni Unite. 15 opere invece sono state ora situate al Palazzo di Vetro.
Tra queste, le opere “Forme uniche della continuità nello spazio” (1913) di Umberto Boccioni, “L’Etrusco” (1976) di Michelangelo Pistoletto ispirato alla statua dell’Arringatore e “Giove e Antiope” (2016 – 2021) di Giulio Paolini; le quali insieme a “Hermes” (2007) di Vettor Pisani, “N.1 Pinguino” (1987 – 2005) – “N.2 Pinguino” (1987 – 2005) di Maurizio Mochetti, “Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato fino a qui, ora” (2005) di Alberto Garutti, “Untitled” (1996) di Vanessa Beecroft sono state esposte nella Delegates’ Entrance. Al Curved Wall invece possono essere ammirate “Santuario” (1986) di Mario Schifano, “Viaggio in Italia” (1955) di Achille Perilli, “CleoPatria” (1998) di Luigi Ontani, “Lin-sat” (1987) di Sergio Lombardo, “Quadro celeste” (1994) di Gianni Dessì e “Senza titolo” (2022) di Domenico Bianchi. E’ stata inoltre esposta la grande opera di Francesco Clemente che solo per la tappa di New York, sua città d’adozione, ha generosamente messo a disposizione il dipinto Wings of desire V, 2023, un omaggio alla Grande Visione Italiana – Collezione Farnesina e all’istituzione che la ospita.
Un’anteprima del progetto newyorkese nel suo insieme era stata presentata presso il Consolato Generale d’Italia a New York il 18 settembre scorso, alla presenza del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, in occasione della sua partecipazione alla Settimana di Alto Livello della 78esima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. (@OnuItalia)