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Giancarlo Maria Curcio è il nuovo Ambasciatore d’Italia a Bogotà

ROMA/BOGOTÀ, 3 SETTEMBRE – Una lunga carriera all’estero spesa interamente in paesi ‘hispanohablantes’ si arricchisce grazie alla nomina ad un nuovo mandato in America Latina. Il nuovo Ambasciatore d’Italia in Colombia è Giancarlo Maria Curcio, che arriva a Bogotà direttamente dalla vicina Lima. Curcio succede al collega Gherardo Amaduzzi, in carica dal 2018 e salito alla ribalta sulle principali testate italiane per via delle sue dichiarazioni riguardo al Colombia-gate, che vede l’ex Ministro degli Esteri e PM Massimo D’Alema e l’ex AD di Leonardo Profumo indagati per il tentativo di cessione di forniture militari al governo colombiano.

Molto è cambiato in Colombia dal 2018, l’anno in cui scoppiò lo scandalo. Dal 2022 è infatti salito al potere Gustavo Petro, il primo Presidente di sinistra del Paese, ex-guerrigliero (seppur senza mai imbracciare le armi) del gruppo M-19, devoto ambientalista e di spiccata visione progressista sulla maggioranza dei temi scottanti della politica odierna. Il governo di Petro, composto da una maggioranza allargata capitanata dal Pacto Historico, coalizione social-democratica guidata dal Presidente in carica, ha preso infatti posizioni radicali su alcuni temi delicati della politica interna ed estera colombiana.

In primis, la volontà di una riforma agraria che debelli il cosiddetto “narco-latifondismo” e assegni la proprietà dei terreni agricoli ai campesinos. Poi la svolta ambientalista, difesa a spada tratta anche davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che mira a svincolare la dipendenza dai combustibili fossili come fonte di introito. E ancora, i diritti sociali, gli investimenti in ricerca ed istruzione, le relazioni diplomatiche con il vicino Venezuela e il compromesso con i guerriglieri. Temi che hanno lasciato scottata l’élite militare del Paese e i gruppi legati al narcotraffico. Tutti temi delicati, la maggior parte dei quali però condivisi dalla politica estera italiana, della quale l’Ambasciatore Curcio dovrà farsi portavoce nel tentativo di coniugare l’agenda con gli interessi privati delle aziende e dei cittadini presenti nel Paese.

Nato a Madrid, Curcio è entrato in carriera diplomatica nel 1990 presso la Direzione Generale Affari Politici, prestando poi servizio anche alla Segreteria Generale. Nel 1993 il primo incarico che sancisce una carriera spesa interamente in paesi di lingua spagnola, in qualità di Vice Console a Buenos Aires, ove è confermato con funzioni di Console nel 1995. Nel 1998 si sposta poi presso l’Ambasciata d’Italia a Caracas. Nel 2001 rientra alla Farnesina presso la DG Cooperazione Economica e Finanziaria Multilaterale, prima di tornare a Buenos Aires nel 2006 in qualità Console Generale. Nel 2011 è Ambasciatore d’Italia a Panama, con accreditamento anche a Basseterre, Port au Prince, Santo Domingo e Saint John’s. Nel 2015 il rientro a Roma per prendere servizio alle dirette dipendenze del Capo del Servizio per gli Affari Giuridici, del Contenzioso diplomatico e dei Trattati. Poi nel 2018 è stato nominato Ambasciatore d’Italia a Lima, ruolo mantenuto fino alla nomina a Bogotà. (@giorgiodelgallo)

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