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Prada e Unesco rafforzano l’impegno a salvaguardia degli oceani

sea beyond prada

PARIGI, 28 GIUGNO – Agire insieme per salvaguardare gli oceani. Il gruppo Prada e l’Unesco rafforzano il loro impegno nella cornice del progetto Sea Beyond lanciato nel 2019. Il nuovo accordo presentato a Parigi presso la sede dell’agenzia delle Nazioni Unite vedrà il gruppo italiano del lusso versare al progetto l’1% delle entrate generate dalla vendite della sua collezione Re-nylon. E’ stato inoltre varato anche un programma biennale per sensibilizzare sulla vita nei mari e sulla sua salvaguardia.

Grazie al programma Sea Beyond oltre 600 studenti sono già stati formati in materia oceanografica in 8 Paesi del mondo: Sudafrica, Brasile, Cina, Italia, Messico, Peru, Portogallo e Regno Unito. L’ambizione è che diventi ora una “piattaforma aperta”, in grado di accogliere anche progetti proposti da terze parti che condividano gli stessi principi fondanti di salvaguardia degli oceani.

Lanciato nel 2019, Sea Beyond quest’anno ha rafforzato la sua azione con la creazione a Venezia di un Asilo della Laguna, rivolto a bambini in età prescolare. Sempre a Venezia sarà poi inaugurato un ufficio di coordinamento del Decennio del Mare, all’interno del quale avranno sede l’ufficio regionale dell’Unesco per la scienza e la cultura in Europa e l’ufficio progetti della Commissione oceanografica intergovernativa (IOC). Inoltre, Venezia l’anno prossimo organizzerà una conferenza internazionale in preparazione della terza Un ocean conference che si terrà a Nizza nel 2025. “Senza educazione e cultura non è possibile realizzare un vero cambiamento. Dobbiamo investire nel dialogo con le nuove generazioni, per costruire un futuro più sostenibile e prenderci cura dell’oceano”, ha detto Lorenzo Bertelli, head of corporate social responsiblity di Prada: “Sea beyond non è chiuso ad altri marchi del lusso. Attualmente stiamo lavorando assieme a Panerai in vista di una collaborazione a sfondo educativo con Bibliothèques sans frontières, per dar vita a una nuova partnership che rafforzerà l’azione di Sea Beyond”.

La scelta di versare l’1% degli introiti di Re-nylon e’ significativa. Il tessuto fabbricato a partire da nylon recuperato e purificato, proveniente da residui plastici raccolti negli oceani, dalle reti da pesca o dalle discariche, può essere rigenerato all’infinito e si rivela quindi un perfetto modello di visione sostenibile della moda del futuro. Alla conferenza parigina, accanto a Bertelli e all’ambasciatore italiano all’Unesco, Liborio Stellino, gli altri interlocutori hanno tutti insistito sul ruolo della trasmissione dei valori del mare alle nuove generazioni. Da Vladimir Ryabinin, segretario esecutivo dell’Ioc/Unesco e assistente del direttore generale, a Francesca Santoro, senior program officer, a Giovanni Chimenti, biologo marino dell’Università di Bari e la brasiliana Maya Gabeira, campionessa mondiale di surf che ha parlato di «dream team» per raggiungere gli obiettivi fissati. (@OnuItalia)

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