VIENNA, 25 GENNAIO – Le Isole Salomone hanno ratificato il Trattato sulla messa al bando degli esperimenti del nucleare (CTBT), che costituisce un altro passo avanti verso l’adozione universale del CTBT.
”Davvero un’ottima notizia!! – ha commentato in un tweet Alessandro Cortese, rappresentante permanente presso l’Onu di Vienna – Ci stiamo avvicinando all’universalizzazione del CTBT!! L’Italia – in qualità di co-presidente della conferenza ministeriale ai sensi dell’articolo XIV del CTBT – accoglie con favore la ratifica del CTBT da parte delle Isole Salomone. Ben fatto!”. I Rappresentanti Permanenti di Italia e SudAfrica sono attualmente coordinatori dei lavori della Conferenza ex articolo XIV, che rappresenta l’attività diplomatica più rilevante che il CTBTO sta affrontando e hanno quindo un ruolo di primo piano.
Robert Floyd, segretario esecutivo dell’Organizzazione del Trattato per la messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBTO) ha elogiato la decisione, scrivendo in un tweet: “Do il benvenuto alle Isole Salomone nel famiglia di ratificatori CTBT. Questo è un messaggio potente e un forte dichiarazione politica delle Isole Salomone la cui storia sottolinea l’importanza di vietare i test nucleari definitivamente. Mi congratulo con le Isole Salomone per la loro leadership nel contribuire a plasmare un mondo più sicuro”.
La ratifica è stata firmata il 20 Gennaio 2023 con una cerimonia presso la sede delle Nazioni Unite a New York, alla presenza dell’Ambasciatrice Jane Mugafalu Kabui Waetara, rappresentante permanente delle Isole Salomone presso le Nazioni Unite, e David Nanopoulos, capo della Sezione trattati dell’Ufficio giuridico delle Nazioni Unite Affari.
Le Isole Salomone diventano il 177° Stato a ratificare il CTBT, favorendo l’obiettivo di una fine universale e verificabile degli esperimenti nucleari. “Non vedo l’ora di costruire su questo una forte relazione e una maggiore collaborazione con le Isole Salomone in particolare sulle attività di formazione e di condivisione delle conoscenze”, ha aggiunto Floyd.
Il CTBT vieta tutti gli esperimenti nucleari ovunque, da parte di tutti e per sempre. L’adesione al trattato è quasi universale, con 186 Stati firmatari e 177 Stati ratificanti. Tuttavia, per entrare in vigore, il CTBT deve essere ratificato da tutti i 44 Stati elencati nell’allegato 2 del trattato, per otto dei quali le ratifiche sono ancora necessarie.
La CTBTO ha ha istituito un sistema internazionale di monitoraggio (IMS) per assicurarsi che nessuna esplosione nucleare passi inosservata: 303 strutture certificate – su un totale di 337 una volta completate – operano in tutto il mondo. I dati raccolti dall’IMS possono essere utilizzati anche per numerosi scopi scientifici, compresa la rilevazione in tempo reale di terremoti e tsunami, eruzioni vulcaniche, e la ricerca sui cambiamenti climatici.