NEW YORK, 6 GENNAIO – Il New York Times scende in campo: la dieta mediterranea e’ buona e fa bene. Dagli anni ’50, quando venne condotto uno studio in sette paesi sul rapporto tra alimentazione e malattie cardiovascolari e fu scoperto che chi viveva nell’area mediterranea, in paesi come Italia, Croazia e Grecia, erano meno a rischio, la dieta mediterranea è diventata il fondamento di un’alimentazione sana per il cuore, con benefici ben studiati per la salute, tra cui la riduzione della pressione sanguigna e del colesterolo e il rischio di diabete di tipo 2.
“È una delle poche diete che hanno una ricerca che la sostiene”, ha detto al quotidiano americano Sean Heffron, cardiologo specializzato nella medicina preventiva presso il Langone Health Center della New York University. “Non si tratta di una dieta inventata per generare denaro, ma un tipo di alimentazione sviluppato nel tempo, da milioni di persone, perché ha un buon sapore. E si dà il caso che sia anche buona per la salute”.
Per leggere l’articolo del ‘New York Times’ sui benefici della dieta mediterranea, cliccare qui.
Il tema della dieta mediterranea e’ al centro dell’agenda italiana all’ONU tra Roma e New York. In novembre la Rappresentanza italiana ha organizzato un evento in occasione della Settimana della cucina italiana nel mondo insieme all’UNESCO, il Future Food Institute, il comune di Pollica, il Centro Studi Dieta Mediterranea ‘Angelo Vassallo’ e la missione permanente del Marocco con il sostegno del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Moderato da Sara Roversi del Future Food Institute, l’evento si e’ svolto nell’anno del coordinamento italiano (attraverso il Comune di Pollica) della rete di Comunità Emblematiche della Dieta Mediterranea UNESCO. (@OnuItalia)