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UNIFIL: anche in Libano il ‘no’ delle soldatesse caschi blu alla violenza contro le donne

​SHAMA, 1 DICEMBRE – La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne è stata celebrata anche in Libano dai militari italiani del Contingente nazionale che guida il Settore Occidentale della missione delle Nazioni Unite in Libano UNIFIL.

Una rappresentanza femminile di peacekeeper in servizio nel Settore Occidentale della missione UNIFIL a guida italiana ha espresso ad alta voce e nella propria lingua d’origine il ‘no’ a tutte le violenze contro le donne nel mondo.

Soldatesse armene, coreane, ghanesi, irlandesi, italiane, malesi, polacche e tanzaniane hanno dato voce al grido delle donne di tutto il mondo attorno alla panchina rossa, presente da anni nel piazzale della base ‘Millevoi’ sede del comando del Settore Ovest della missione UNIFIL e del Contingente italiano, recentemente restaurata a testimonianza della continuità dei valori che i caschi blu si tramandano avvicendandosi a turno in Libano.

La missione italiana in Libano a guida Brigata Aosta,  al suo terzo mandato con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

 

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