PALERMO, 30 NOVEMBRE – Un manuale in italiano e spagnolo completa il percorso di cooperazione internazionale avviato nel 2019 fra il Ministero della Giustizia, le autorità del sistema penitenziario di Città del Messico e l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine in Messico. Il documento “Il programma di pubblica utilità nel sistema penitenziario. Testimonianze dall’Italia per il Messico”, redatto da UNODC Messico e presentato lo scorso agosto nella capitale messicana in edizione spagnola, è stato illustrato oggi a Palermo nel corso della cerimonia della firma del protocollo d’intesa per la ripresa delle attività di pubblica utilità nel capoluogo siciliano.
La collaborazione ha avuto inizio con l’interessamento di UNODC Messico per il modello italiano di programma di pubblica utilità “Mi riscatto per Roma” e successivamente con diverse attività di collaborazione, scambi di esperienze e di studio per adeguare la normativa dello Stato di Città del Messico e implementare così la pubblica utilità nel sistema penitenziario. Ne è nato il Progetto “De vuelta a la comunidad” per favorire il reinserimento sociale delle persone detenute che potrebbe presto diventare un modello di riferimento da esportare in altri Paesi dell’America Latina.
Il libro descrive norme e finalità alla base del lavoro di pubblica utilità e raccoglie le testimonianze di direttori e operatori sui progetti attuati in tre istituti italiani: Milano Opera, Roma Rebibbia Nuovo Complesso “Raffaele Cinotti” e Palermo Ucciardone. “Dal 2019 a oggi è stato svolto un percorso di cooperazione istituzionale particolarmente fruttuoso, che ha visto l’esperienza dell’Amministrazione Penitenziaria italiana diventare un punto di riferimento da sottoporre ad altre realtà carcerarie”, ha detto il Capo del Dipartimento dell’ amministrazione penitenziaria Carlo Renoldi a cui ha fatto eco il Rappresentante Unodc in Messico Kristian Hölge: “Credo che questo Manuale possa essere un punto di riferimento per sviluppare altri programmi in futuro, come è stato per Città del Messico. Tutto ciò è stato possibile grazie all’impegno dei partner che hanno partecipato al progetto. Primo fra tutti il Ministero della Giustizia italiano, perché il programma “De vuelta a la comunidad” si basa sull’esperienza italiana. (@OnuItalia)