ROMA, 19 NOVEMBRE – La Convenzione per la Protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale, adottata dalla Conferenza Generale dell’UNESCO il 16 novembre 1972 e ratificata dall’Italia nel 1977, compie 50 anni e l’Italia ha celebrato con due iniziative organizzate entrambi dal Comitato Nazionale per l’UNESCO.
La mostra “Vicino/Lontano. Viaggio alla scoperta del Patrimonio Culturale e Naturale dell’immigrazione in Italia”, e’ in corso al Palazzo delle Esposizioni a Roma fino al 27 novembre. La seconda iniziativa, il convegno internazionale “Pasolini, l’UNESCO e la marginalità dei luoghi”, organizzato dall’Università di Bologna in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO nell’ambito delle celebrazioni per il centenario dalla nascita dello scrittore, che si e’ tenuta il 17 e 18 novembre presso il DAMSLab di Bologna con la partecipazione del Segretario Generale della CNIU.
La Convenzione e’ uno strumento normativo che nasce dall’idea che il patrimonio culturale e naturale è universale, al di là dell’appartenenza alle comunità che lo hanno prodotto e che ne sono custodi, e che la sua difesa è responsabilità dell’intero genere umano. La sua tutela, attraverso l’iscrizione dei siti alla Lista del Patrimonio Mondiale, ha come fine ultimo non solo la trasmissione del Patrimonio alle future generazioni, ma diventa strumento di dialogo tra i popoli, per la costruzione di una cultura della pace.
Sono iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale 1154 siti; l’Italia è il Paese che ne conta il maggior numero, 58, dei quali 45 culturali, 8 paesaggi culturali e 5 naturali. (@OnuItalia)