MONTREUX, 15 NOVEMBRE – La Rappresentanza italiana presso la Conferenza del Disarmo ha ospitato a Montreux, in Svizzera, una retreat in preparazione alla nona Conferenza di riesame della Convenzione sulle armi biologiche, presieduta quest’anno dall’Ambasciatore Leonardo Bencini.
”Abbiamo la responsabilità di avere successo – ha affermato Bencini – Traendo insegnamento dal periodo pandemico, è più che mai cruciale collaborare su un tema chiave per la pace e la sicurezza internazionale”.
Durante le due intense giornate di informali discussioni, i partecipanti si sono confrontati sui temi principali della Convenzione, tra cui l’importante ruolo della cooperazione e dell’assistenza internazionale, le sfide e le opportunità scientifiche e tecnologiche.
Riesaminando gli sviluppi dall’ultima Conferenza di Riesame, che si svolse nel 2016, l’evento ha permesso di approfondire possibili punti di convergenza, affrontando anche la tematica delle verifiche e del monitoraggio, cercando di rafforzare il ruolo dell’Unità di Supporto all’Attuazione della Convenzione (ISU) e gettando le basi per il futuro periodo che intercorrerà con la prossima sessione.
La Convenzione sulle armi biologiche (BWC) vieta lo sviluppo, la produzione e la detenzione di armi batteriologiche e impone la distruzione degli stock esistenti. Entrata in vigore nel marzo 1975, è il primo trattato multilaterale che vieta la produzione e l’utilizzo di un’intera categoria di armi. A oggi è stata ratificata da 184 Stati e firmata da altri 4.