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Acqua sicura: nuovo rapporto OMS, UNICEF e Banca mondiale, quadruplicare investimenti

ROMA, 25 OTTOBRE – Tra il 2000 e il 2020, la popolazione mondiale in grado di accedere all’acqua potabile sicura nella propria casa è aumentata di oltre 2 miliardi, passando da 3,8 a 5,8 miliardi di persone. Nonostante questi progressi, esistono ampie disparità geografiche e 2 miliardi di persone non utilizzano ancora acqua potabile gestita in modo sicuro. Il nuovo rapporto The State of the World’s Drinking Water lanciato da OMS, UNICEF e Banca Mondiale rileva che oltre 2 miliardi di persone hanno ottenuto l’accesso ad acqua sicura da bere negli ultimi 20 anni. Questo progresso, anche se positivo, è fragile e iniquo, con un quarto della popolazione mondiale lasciata indietro.

Il cambiamento climatico incrementa la frequenza e l’intensità di siccità e inondazioni, peggiorando le condizioni di insicurezza idrica, interrompendo le forniture e devastando le comunità. Nel frattempo, la rapida urbanizzazione sta aumentando la pressione sulla capacità delle città di fornire acqua ai milioni di persone che vivono nelle comunità informali e negli slums.

I DATI 
Secondo il nuovo studio, se il mondo intende raggiungere l’accesso universale all’acqua sicura da bere e mitigare gli effetti del cambiamento climatico, i Governi devono investire strategicamente nella costruzione di sistemi idrici di acqua sicura da bere, non solo incrementando i fondi, ma rafforzando anche le capacità di pianificazione, coordinamento e regolazione dei servizi di fornitura..

“Fornire un più ampio accesso all’acqua sicura da bere ha salvato molte vite, la maggior parte bambini. Ma il cambiamento climatico sta intaccando questi risultati,” ha dichiarato Maria Neira, Direttrice del Dipartimento Ambiente, Cambiamento Climatico e Salute dell’OMS. “Dobbiamo accelerare i nostri sforzi per assicurare che ogni persona abbia un accesso adeguato ad acqua pulita da bere – che è un diritto umano, non un lusso”.

Il rapporto fornisce un’analisi completa dei legami tra acqua, salute e sviluppo, con raccomandazioni attuabili per i governi e i partner, illustrate con esempi di come i Paesi stiano contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) per  l’acqua potabile gestita in modo sicuro per tutti entro il 2030. “Investire sull’acqua e sui servizi igienico sanitari è fondamentale per la salute, la crescita economica e l’ambiente. Bambini più sani diventano adulti più sani che contribuiscono maggiormente all’economia e alla società” ha dichiarato Saroj Kumar Jha, Direttore Globale della Water Global Practice del Gruppo Banca Mondiale. “Questo principio è prioritario per il Progetto sul capitale umano della Banca Mondiale. I Governi e il settore privato devono intraprendere azioni importanti adesso per accelerare servizi di approvvigionamento idrico e igienici inclusivi e sostenibili sia nelle aree urbane che in quelle rurali”.

“Nessun bambino dovrebbe essere costretto a scegliere tra acqua sporca da bere – uno dei principali killer di bambini – o intraprendere viaggi pericolosi per raccogliere acqua e non andare a scuola,” ha rilevato Aidan Cronin, Direttore UNICEF ad interim per l’Acqua e i Servizi igienici e Clima, Ambiente, Energia e Riduzione del Rischio di Catastrofi. “L’acqua sicura da bere accessibile e affidabile è fondamentale per assicurare che i bambini siano sani, istruiti e crescano”.

Per fornire accesso universale ad acqua sicura da bere entro il 2030, i governi e i partner devono incrementare drasticamente gli impegni politici per l’acqua potabile e quadruplicare gli investimenti. Il rapporto fornisce raccomandazioni complete per attuare miglioramenti sostenibili che riguardano le infrastrutture, la governance, le finanze, lo sviluppo delle capacità, i dati e le informazioni e l’innovazione, anche con budget limitati.

 

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