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Sviluppo in calo per la prima volta in 32 anni; appello Massari, allarmiamoci ma non fermiamoci

VENEZIA/NEW YORK, 24 OTTOBRE – Per la prima volta dal 1990 l’Indice di Sviluppo Umano (ISU) ha registrato una regressione, in calo in nove paesi su dieci. Queste le inquietanti conclusioni dello Human Development Report (HDR) di UNDP, “Uncertain Times, Unsettled Lives: Shaping our Future in a Transforming World”, presentato oggi a Venezia (per la prima volta in Italia) dal Ministerio degli Esteri, il Programma dell’Onu per lo sviluppo, in partnership con The Human Safety Net, la fondazione del Gruppo Generali, attiva in 24 paesi, con la missione di sbloccare il potenziale delle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità, affinché possano trasformare la vita delle loro famiglie e comunità.

Il Rapporto UNDP – maggiore agenzia ONU per lo sviluppo, attiva in 170 Paesi – mostra come l’Indice di Sviluppo Umano, negli anni della pandemia da COVID-19, sia diminuito per la prima volta in 32 anni.

In occasione della Giornata delle Nazioni Unite (24 ottobre), l’Ambasciatore Maurizio Massari, Rappresentante Permanente d’Italia all’ONU, e’ intervenuto in video-conferenza da New York: “Questo è un campanello d’allarme, che ci dice che le persone in tutto il mondo si sentono più insicure, più vulnerabili e più esposte alle sfide. L’aumento delle disuguaglianze, l’insicurezza alimentare, la disinformazione e il mancato rispetto dello Stato di diritto stiano incidendo sul sostentamento e sul benessere di intere popolazioni, soprattutto le più fragili”, ha detto l’Ambasciatore, osservando che a fronte di un mondo più instabile e multipolare, dove pandemie, cambiamenti climatici, gap tecnologici e violenza alimentano le crisi globali, “e’ anche vero che abbiamo la capacità di reagire. Siamo stati in grado di rallentare la diffusione della pandemia, grazie allo sviluppo di nuovi vaccini”.

La chiave per svoltare, secondo il rapporto UNDP, si basa sulle “Tre I”: investimento su risorse e capacità; assicurazione, inclusa quella sociale, per proteggere le persone dalle inevitabili contingenze dei tempi incerti e salvaguardare le capacità delle persone; innovazione per generare competenze utili per affrontare le sfide del futuro.

Il “complesso dell’incertezza”, derivante dalle crisi e dalle trasformazioni sociali in corso, dovrebbe allarmare, ma non fermarci, ha detto Massari: “In tempi di incertezza, siamo chiamati a riunirci e a formare partenariati innovativi tra organizzazioni internazionali, governi e società civile, per rilanciare uno sviluppo umano sostenibile e inclusivo” e, soprattutto, “affrontare il crollo della fiducia e della cooperazione, tra le nazioni e al loro interno. Dobbiamo ripristinare la fiducia nel multilateralismo e sostenere il Sistema delle Nazioni Unite nella sua azione incessante per il raggiungimento degli SDG”.

L’Ambasciatore ha quindi lodato la partnership tra UNDP e Generali quale esempio della volontà del settore privato italiano di allineare la propria azione agli obiettivi dell’Agenda 2030: “Qui a New York, l’Italia continua a fare la sua parte per aumentare l’ambizione globale per un futuro giusto e sostenibile per tutti.“
Quest’anno l’Italia ha co-facilitato la Dichiarazione ministeriale del Forum politico di alto livello (HLPF) che ribadisce l’impegno degli Stati membri ad accelerare il decennio di azione dell’Agenda 2030. L’Italia ha anche aumentato il suo contributo di base a UNDP per rafforzare il nostro già forte partenariato.
“In qualità di Vicepresidente del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, non lesinerò gli sforzi per portare avanti la visione italiana di Stato di diritto, prosperità e sostenibilità”, ha concluso Massari.

Alla presentazione hanno partecipato anche il Ministro Plenipotenziario presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano Mauro Massoni, Direttore per la strategia e la programmazione della cooperazione allo sviluppo, Ulrika Modéer, Segretario Generale Aggiunto delle Nazioni Unite, Andrea Sironi, Presidente di Assicurazioni Generali e Pedro Conceição, Direttore dell’Ufficio dello Human Development Report. (@OnuItalia)

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