NEW YORK, 12 OTTOBRE – La comunita’ internazionale continua a isolare a Russia. L’Assemblea Generale dell’Onu ha adottato una risoluzione co-sponsorizzata anche dall’Italia che condanna chiaramente i “cosiddetti referendum illegali” e la “tentata annessione illegale” della Russia di quattro province dell’Ucraina, non valida ai sensi del diritto internazionale. I Paesi che hanno votato a favore sono 143, 5 i contrari.
India e Cina astenuti
India e Cina sono stati tra i 35 astenuti, mentre oltre alla Russia e alla Bielorussia, hanno votato contro Corea del Nord, Siria e Nicaragua. Per il via libera della risoluzione serviva la maggioranza dei due terzi dei paesi
presenti (le astensioni non contano). Ribadendo le parole del Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres, la risoluzione proclama che “la Carta Onu è chiara: qualsiasi annessione del territorio di uno stato da parte di un altro stato risultante dalla minaccia o dall’uso della forza è una violazione dei principi della Carta e del diritto internazionale”.
Il testo riafferma poi l’impegno degli stati per la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti. Il 2 marzo, l’Assemblea Generale aveva votato 141-5 per condannare l’invasione russa dell’Ucraina del 24 febbraio. Solo quattro paesi – Bielorussia, Eritrea, Corea del Nord e Siria – avevano votato con la Russia contro la risoluzione. Anche in quel caso 35 paesi si erano astenuti.
In un messaggio su Twitter dopo il voto la Rappresentanza Permanente italiana all’Onu si e’ unita alle altre missioni UE per proclamare che le quattro province in cui si sono svolte le consultazioni organizzate dai filo-russi sono Ucraina e con queste la Crimea. La Rappresentanza ha anche smentito l’affermazione russa che “osservatori” stranieri, tra cui italiani, abbiamo monitorato la regolarita’ delle procedure nei referendum. “Questi osservatori non erano stati inviati ne’ dall’OSCE o da altre organizzazioni internazionali che vigilano sulla regolarita’ delle elezioni, ne’ da istituzioni italiane”, ha precisato.
Nel corso del dibattito che ha preceduto il voto il Rappresentante Permanente, Maurizio Massari, aveva respinto e condannato inequivocabilmente il tentativo illegale di annessione da parte della Russia delle regioni ucraine di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia. “Tale annessione unilaterale è da ritenersi nulla, e non può determinare alcun effetto giuridico. L’Italia non riconosce e non riconoscerà mai l’illegale tentativo di annessione, così come non ha riconosciuto l’illegale tentativo di annessione della Crimea”, aveva detto l’inviato italiano.(@OnuItalia)