SHAMA, 8 LUGLIO – Dialogo, confronto e convivenza pacifica tra le diverse confessioni religiose presenti in Libano e UNIFIL per migliorare la collaborazione e la comprensione reciproca e far giungere un messaggio di pace alla popolazione. Su questi temi si è tenuto ieri, nel Quartier Generale italiano di Shama, sede del Comando del Settore Ovest di UNIFIL e del Contingente italiano, l’incontro interreligioso voluto dal Generale di Brigata Massimiliano Stecca e organizzato dal Cappellano Militare del Contingente Don Marco Minin.
All’evento hanno presenziato i Leaders spirituali presenti nell’Area di Operazioni a guida italiana, tra cui Sua Eccellenza Monsignor Cesar Essayan, Vescovo Vicario Apostolico di Beirut, Padre Nikoula Bassil, in rappresentanza dell’Arcivescovo Greco-Ortodosso, Padre Marios Khairallah rappresentante del Vescovo Melchita di Sidone e Tiro, l’Imam Rabih Kobeissy, in rappresentanza del Mufty Shiita, Imam Adnan Al Dawood, in rappresentanza del Mufti Sunnita di Tiro e Padre Tony Elias, in rappresentanza del Vescovo Maronita di Tiro.
Presente all’incontro anche Sua Eccellenza Monsignor Joseph Spiteri, Nunzio Apostolico in Libano, che ha voluto ringraziare i Caschi Blu italiani per aver organizzato l’incontro e per l’ospitalità: “Cercare la pace è il sogno di tutti ma non basta sognarla bisogna costruirla personalmente, camminare insieme nel rispetto e nella pazienza…è un’occasione unica per conoscerci e voi Caschi Blu potete insegnarci come camminare insieme…perché per raggiungere gli obiettivi comuni tutti devono essere d’accordo rinunciando all’Io per il bene comune”.
A seguito dell’evento interreligioso si è tenuto un convegno dal tema Maria e i frutti del dialogo, moderato dal cappellano Militare del Contingente italiano e che ha rappresentato un momento di riflessione e preghiera nel nome di Maria, da sempre ponte tra le diverse confessioni religiose del Medio Oriente.
Il Generale Stecca ha sottolineato: “La vostra presenza oggi è un messaggio di pace e di dialogo, consci della diversità che ci unisce e delle necessità sia degli sforzi del singolo ma anche di quelli della comunità per ricostruire un Paese che ha sofferto”.
La missione Italiana in Libano è attualmente a guida Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, al suo sesto mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, e ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3800 Caschi Blu di 15 dei 46 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte circa 1.000 militari italiani. Le attività svolte in Teatro operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliulo. (@OnuItalia)