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In un nuovo libro dell’Ambasciatore Romano “La Russia imperiale di Putin”

ROMA, 16 APRILE – Tra i più longevi diplomatici italiani, giornalista, professore universitario e autore di oltre 90 volumi sulla politica internazionale, l’ambasciatore Sergio Romano vanta la più ampia produzione letteraria all’interno della diplomazia italiana a cui si è appena aggiunto un’ulteriore volume, intitolato “La Russia imperiale di Putin” (Leg Edizioni, 2022).

La questione sovietica, quanto mai attuale in tempi recenti, occupa da tempo la produzione di Romano, che nel 2016 aveva pubblicato con Longanesi editore “Putin e la ricostruzione della grande Russia” e “Processo alla Russia” nel 2018, mentre nel 2021 il volume era stato edito da Sandro Teti ed intitolato “Il suicidio dell’URSS”. L’ambasciatore Romano ha infatti svolto a Mosca il suo ultimo mandato all’estero durante il quinquennio 1985-89, un vero spartiacque per la politica interna russa e quella internazionale in generale che gli ha permesso di padroneggiare la questione russa e renderla uno dei suoi principali interessi letterari.

 

Il volume è basato su un intervento di Romano risalente al 2017, pronunciato nell’ambito del festival èStoria e mediato dal giornalista Antonio Carioti, in cui si tratteggiavano le implicazioni della politica estera dell’odierno leader russo, tra nazionalismo spinto, aspirazioni imperiali ed uno stretta relazione tra Stato e Chiesa ortodossa. Tematiche che sono tornate attuali negli ultimi mesi in seguito all’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, la cui origine ed evoluzione è documentata nelle pagine del volume dell’ex ambasciatore.

Originario di Vicenza, Romano ha prestato servizio alla Farnesina dal 1954 al 1989, ed oltre alla capitale russa ha prestato servizio presso alcune delle più importanti sedi all’estero, tra cui Londra, Parigi e la NATO. Al ministero è stato incaricato delle Relazioni culturali ed ha fatto parte del gabinetto del Ministro degli esteri Giuseppe Saragat. È editorialista per il Corriere della Sera e Panorama, ed ha collaborato con alcune delle più autorevoli riviste e testate italiane tra cui Limes, La Stampa ed Il Mulino. (@giorgiodelgallo)

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