ROMA, 26 APRILE – Massimo impegno per assistere i profughi, soprattutto i minori, Un coordinamento permanente per scambiare informazioni e armonizzare le procedure. No alle adozioni di emergenza. Sono stati questi i temi trattati in un incontro della Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni con con una delegazione del governo ucraino guidata dalla Vice Ministra per l’educazione e la scienza Vira Rogova, mentre da parte italiana era presente il direttore generale per le politiche migratorie, Luigi Vignali, il vicepresidente della Commissione adozioni internazionali Vincenzo Starita, funzionari della Protezione civile, del Ministero dell’interno, del Ministero degli esteri oltre a rappresentanti di UNICEF, UNHCR e OIM.
Sereni ha espresso “la piena solidarietà del Governo e del popolo italiano”, ricordando gli oltre 100 mila ucraini già arrivati in Italia e che sono in gran parte ospitati presso la rete della diaspora e dell’associazionismo del terzo settore. La Viceministra ha riaffermato “il massimo impegno per fornire all’Ucraina e ai Paesi limitrofi sostegno umanitario e per contribuire a rafforzare i mezzi per accogliere, ospitare e assistere i rifugiati in fuga dall’Ucraina, in stretto coordinamento con l’Unione Europea e i nostri alleati” e ha aggiunto che l’Italia e’ al fianco dell’Ucraina: “Nel dolore causato dalla guerra, nell’attaccamento alla pace e nella determinazione ad aiutare l’Ucraina e il suo popolo”.
Sereni ha ricordato le misure di assistenza: 110 milioni di euro in aiuti finanziati per sostenere il bilancio generale dello Stato, 26 milioni erogati dalla cooperazione allo sviluppo, a cui seguirà un ulteriore intervento di 200 milioni. L’Italia sta anche sostenendo paesi limitrofi, come la Moldova, con 10 milioni di euro per l’assistenza ai profughi.
La delegazione ucraina ha ringraziato l’Italia per le molteplici iniziative in favore dei rifugiati, con particolare riguardo al tema dei minori e dei minori non accompagnati. Entrambi i Paesi condividono l’obiettivo di assicurare la massima protezione per i minori, sulla base delle norme internazionali ed italiane; le autorità italiane hanno ribadito la volontà di rispettare le norme della Convenzione dell’Aja del 1993. E dunque no alle adozioni di emergenza senza il consenso della magistratura ucraina.
Verrà peraltro data la massima assistenza possibile per i casi di minori già abbinati a famiglie italiane, in modo da riunirli ai genitori adottivi non appena possibile. Più in generale, è stata ribadita la volontà di mantenere uno stretto coordinamento sui rifugiati, con focus particolare sui diritti dei minori, con il coinvolgimento della rete diplomatico-consolare ucraina, delle autorità italiane, delle organizzazioni internazionali, delle organizzazioni della società civile e del terzo settore, nonché della diaspora ucraina, al fine di scambiare informazioni, approfondire i diversi sistemi giuridici e trovare soluzioni nel superiore interesse dei minori. (@OnuItalia)