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Italia tra co-sponsor risoluzione UNGA su diritto di veto, domani il voto

NEW YORK, 25 APRILE – L’Italia si e’ unita alla lista dei co-sponsor di una risoluzione sul diritto di veto che sara’ votata domani dall’Assemblea Generale. La risoluzione, presentata dal Liechtenstein, prevede un meccanismo in base al quale, entro dieci giorni dall’uso del veto da parte di uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza, venga convocata una riunione del’Assemblea in cui lo stato possa rendere conto della sua azione spiegando alla membership quali sono state le sue ragioni.

Il Liechtenstein aveva inizialmente pensato di presentare la risoluzione nel marzo 2020 ma l’iniziativa non era decollata a causa del Covid. L’apparente paralisi del Consiglio davanti all’invasione russa dell’Ucraina ha contribuito nelle ultime settimane  a costruire sostegno attorno alla proposta.

Tra la cinquantina di Stati che si sono fatti avanti come co-sponsor ci sono anche gli Stati Uniti, finora il solo dei cinque membri permanenti. Ci sono anche Ucraina, Germania e Giappone, gli ultimi due pretendenti a un seggio permanente in Consiglio. Secondo fonti diplomatiche, la Francia votera’ a favore pur non co-sponsorizzando la risoluzione.

Da quando il primo veto e’ stato usato nel 1946 dall’Unione Sovietica, la prerogaticva dei P5 e’ stata impiegata 143 volte da Mosca, 86 volte dagli Usa, 30 volte dalla Gran Bretagna e 18 volte da Cina e Francia. La Francia, che l’ha usato per l’ultima volta nel 1989, nel 2013 aveva proposto che i membri permanenti ne limitino l’uso in caso di atrocita’ di massa, ma l’iniziativa, che aveva ricevuto un centinaio di sostegni, si era arenata al Palazzo di Vetro.

Gli Usa hanno usato per 14 volte dal 2000 il loro diritto di veto, 12 volte a tutela dello stato di Israele e l’ultima nell’agosto 2020 per bloccare una risoluzione sul processo e la riabilitazione di persone coinvolte in atti di terrorismo. L’Ambasciatrice Usa Linda Thomas-Greenfield ha citato quello che ha definito “il vergognoso schema della Russia di abusare del privilegio del veto” per annunciare il sostegno alla proposta del Liechtenstein chiamandola “un passo innovativo e importante verso la accountability, trasparenza e responsabilita’” dei cinque Paesi che detengono questo privilegio.(@OnuItalia)

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