NEW YORK, 24 MARZO – “Venite qui in un momento epocale. Se l’ONU non esistesse bisognerebbe inventarlo, diceva l’ex segretario di stato e ambasciatrice al Palazzo di Vetro, Madeleine Albright. Diplomazia e una Europa unita sono vitali per governare il multipolarismo e fermare la guerra in Ucraina”, ha detto il Rappresentante Permanente italiano all’Onu, Maurizio Massari, nel suo intervento oggi al Change the World Model UN (CWMUN), l’appuntamento annuale che porta a New York da tutto il mondo 3.500 studenti in un esercizio di simulazione diplomatica con le Nazioni Unite come punto di riferimento.
“La crisi Ucraina mostra tutti i presupposti per un cambio negli equilibri globali, sfidando il sistema multilaterale basato sulla carta ONU”, ha detto Massari: “Siamo di fronte a una violazione palese, gravissima, della carta delle Nazioni Unite. Ne stiamo osservando anche le ripercussioni economiche, sul piano della sicurezza alimentare, dei prezzi delle materie prime e dell’energia. Abbiamo sperimentato altre crisi negli ultimi decenni, dall’Iraq all’Afghanistan, dalle primavere arabe alla Siria, ma l’invasione russa dell’Ucraina e’ unica per la sua gravità e per le sue conseguenze”.
IL CWMUN si e’ aperto a un mese dall’inizio dell’aggressione russa: “La popolazione in Ucraina – a cui va tutta la nostra solidarietà – sta pagando dei costi altissimi e inaccettabili. Posso dirvi che le Nazioni Unite ci sono e stanno facendo tutto il possibile date le circostanze e considerato il potere di veto russo in Consiglio di Sicurezza. Ma il Segretario Generale Guterres si e’ schierato usando parole molto ferme sulla gravità dell’aggressione russa e sta svolgendo ‘dietro le quinte’ un’azione importante per facilitare l’intervento di Paesi terzi che possano aiutare a trovare uno sbocco negoziale”, ha detto ancora l’Ambasciatore. Poi c’è tutta l’azione svolta dall’Italia, dall’Europa e altri Paesi democratici in Assemblea Generale, con la storica risoluzione adottata il 2 marzo scorso che chiamava la Russia a ritirare le truppe dall’Ucraina, e da ultimo con la risoluzione umanitaria adottata grazie al voto da ben 140 Paesi fra cui l’Italia in cui una maggioranza inequivocabile chiede alla Russia il cessate il fuoco immediato, la protezione dei civili e il passaggio sicuro e senza ostacoli per gli aiuti umanitari.
“La paralisi del Consiglio di Sicurezza non deve quindi farci abbandonare la speranza nella diplomazia e nella forza delle Nazioni Unite, che restano comunque l’unico foro globale dove tutti i Paesi del mondo si incontrano e negoziano ogni giorno. Madeleine Albright diceva che ‘se le Nazioni Unite non esistessero bisognerebbe inventarle’, mentre il secondo Segretario Generale ONU Dag Hammarskjöld l’ONU non e’ stata fatta ‘per portare l’umanità in paradiso, ma per salvarla dall’inferno'”, ha aggiunto Massari spiegando agli studenti che “l multilateralismo e’ in fondo un metodo di governance. Per funzionare, ha bisogno di un incontro di volontà e interessi dei principali attori internazionali. Purtroppo in questa fase il Consiglio di Sicurezza con le grandi potenze che vi siedono, e’ molto polarizzato. C’è un “multipolarismo competitivo” che non nasce con la crisi Ucraina. Il compito fondamentale della diplomazia e’ come governarne questo multipolarismo e cercare di renderlo gradualmente piu’ “cooperativo”.
In tutto questo l’Europa ha un ruolo-chiave: “Deve rafforzare la propria autonomia strategica, l’indipendenza energetica e tecnologica, e deve porsi in definitiva come una grande potenza, una “swing power”. La crisi ucraina in questo contesto e’ stata una “sveglia” anche per l’Europa. Speriamo quella decisiva. Perche’ il multilateralismo ONU – ha concluso Massari – ha bisogno di una Europa forte.”
Connessioni è il tema dell’edizione 2022 che ha visto, tra gli speaker, oltre a Massari, il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio e la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. In programma anche la presentazione del libro “Donne che sfidano la tempesta”, con la giornalista Myrta Merlino e Salvatore Carrubba.