NEW YORK, 28 FEBBRAIO – L’Italia e’ stato uno dei primi Paesi a prendere la parola, attraverso il suo Rappresentante Permanente al Palazzo di Vetro, Ambasciatore Maurizio Massari, in apertura della Sessione speciale dell’Assemblea Generale sull’Ucraina. Condannata con fermezza “nei termini piu’ forti possibili” l’aggressione russa, che concreta “una palese violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”, e il coinvolgimento della Bielorussia “in quanto facilitatore di tale aggressione”, Massari ha chiesto a Mosca di interrompere immediatamente la sua azione e di ritirare le sue forze militari dal territorio dell’Ucraina “entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti, incluse le acque territoriali”.
L’Assemblea – ha sottolineato l’Ambasciatore italiano – e’ stata convocata a seguito dell’impossibilità per il Consiglio di Sicurezza di adempiere ai propri compiti e di adottare una risoluzione a causa del veto della Federazione Russa: “L’Assemblea Generale aveva l’obbligo di far sentire la propria voce di fronte a una così grave minaccia alla pace internazionale e sicurezza”, ha detto Massari.
Esprimendo la sincera solidarietà italiana all’Ucraina e al suo popolo e dedicando un ricordo alle vittime fra cui molti civili e bambini, il Rappresentante Permanente ha ricordato come l’Italia insieme ai partner UE e sulla base del sostegno fornito dal 2014, stia intensificando il suo sostegno finanziario e materiale per rafforzare le capacità e la resilienza dell’Ucraina, con un importo di circa 110 milioni di euro. “Siamo inoltre determinati a fornire un maggiore sostegno umanitario per assistere il popolo ucraino in queste circostanze drammatiche”, accogliendo con favore anche la convocazione di una riunione del Consiglio di sicurezza sulla dimensione umanitaria della crisi (prevista oggi in serata), e auspicando che le discussioni portino all’adozione di un risultato concreto. “L’Italia rimarrà attivamente impegnata, in stretto coordinamento con i suoi partner europei e gli alleati, a favore dell’arresto immediato di questa aggressione e a sostegno dell’urgente ritorno su un percorso pacifico”, ha concluso il Rappresentante italiano.
La sessione speciale dell’Assemblea e’ solo la ottava (e la prima in 40 anni) convocata sotto l’ombrello della risoluzione Uniting for Peace. Il Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres, parendo la riunione, aveva chiesto la fine dell’invasione russa in Ucraina e il rispetto dei valori della Carta dell’Onu. “Le guerre non hanno vincitori”, ha detto Guterres, sottolineando che la minaccia nucleare russa “è uno sviluppo agghiacciante”.
“L”Assemblea Generale e’ la coscienza collettiva dell’umanita’, la sua forza e’ nella sua autorita’ morale. Usiamo il dibattito di oggi, non per alimentare la retorica, ma per dare una chance alla pace”, ha detto ancora il Segretario Generale, augurandosi che i colloqui diretti in corso tra le delegazioni ucraine e russe producano “non solo un arresto immediato dei combattimenti, ma anche un percorso verso una soluzione diplomatica”. L’Onu – ha aggiunto – e’ pronto a sostenere i negoziati tra Mosca e Kiev. Oltre 90 paesi sono iscritti a parlare, ed e’ dunque improbabile che si voti oggi stesso sul testo di risoluzione, di cui l’Italia, assieme ad altri stati membri della Ue e altri 14 membri di organizzazioni trans-regionali dell’Onu – 19 in tutto – e’ stata tra i redattori. Il testo, ricalcando quello che aveva ricevuto 11 votio a favore, il no russo e tre astensioni, usa il verbo “deplorare” anziche’ “condannare”, come in una prima versione.
Obiettivo del documento, che non e’ vincolante ma ha forte potere morale, e’ di allargare il numero degli 81 co-sponsor del testo su cui la Russia in Consiglio di Sicurezza aveva posto il veto, ed arrivare quindi a una forte condanna dell’aggressione russa (e bielorussa) da parte della piu’ ampia membership appellandosi al dialogo e alla diplomazia. (@OnuItalia)