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Conflitti in aree urbane: Onu e Italia per accountability contro crimini guerra

NEW YORK, 25 GENNAIO – Il Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres e’ intervenuto oggi in Consiglio di Sicurezza durante un dibattito aperto sulla “Guerra nelle città: Protezione dei civili in ambiente urbano”. Guterres ha notato gli effetti della guerra urbana in paesi come Afghanistan, Yemen e Siria, dove infrastrutture civili come ospedali e scuole sono state prese di mira, sconvolgendo la vita di milioni di persone. Ha quindi invitato i paesi membri a dimostrare volontà politica di indagare e perseguire al massimo i presunti crimini di guerra: “Portare davanti alla giustizia chi commette violazioni gravi è essenziale. Gli Stati membri devono dimostrare la volontà politica di indagare e perseguire i presunti crimini di guerra nella misura massima, ogni volta che si verificano”.

Il dibattito arriva in un momento particolarmente impegnativo per la protezione dei civili con conflitti armati in ambienti urbani in corso in tutto il mondo, ha sottolineato il rappresentante permanente italiano, Ambasciatore Maurizio Massari. Ad esacerbare la situazione e’ la pandemia da Covid-19 dato che molti dei civili colpiti sono anche più esposti agli effetti del virus.

“La guerra urbana è una sfida contro i principi fondamentali del Diritto Internazionale Umanitario con conseguenze devastanti sulla popolazione civile e sulle infrastrutture, così come sul patrimonio culturale“, ha detto Massari, aggiungendo che questo tipo di conflitto ha dato vita a nuove tattiche di guerra, con ancora più disagi e vittime tra la popolazione civile. L’ambasciatore italiano ha affermato che è fondamentale garantire il pieno rispetto delle Convenzioni e dei Protocolli di Ginevra, l’attuazione della Risoluzione 2573 delle Nazioni Unite e l’accountability attraverso tutti i mezzi, compresa il ricorso alla Corte Penale Internazionale, salvaguardando gli ospedali, le scuole e gli operatori umanitari.

Per leggere il discorso dell’ambasciatore Massari per intero, cliccare qui. (@OnuItalia)

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