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Agenda 2030: Planetel aderisce a Global Compact Onu e pianta una ‘propria’ foresta in Kenya

ROMA, 11 GENNAIO – Planetel, capofila di un gruppo che opera nel settore delle telecomunicazioni a livello nazionale, nell’ambito del proprio programma di sostenibilità aziendale e di attuazione dei fattori ESG, ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC). UNGC è il movimento globale di aziende e stakeholders sostenibili che ha elaborato un patto tra le Nazioni Unite e il settore privato con il quale si chiede alle aziende di impegnarsi ad integrare nella propria strategia i Dieci Principi legati alla tutela dei diritti umani e del lavoro, al rispetto dell’ambiente e alla lotta alla corruzione partecipando attivamente al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile previsti dall’Agenda 2030, gettando così le basi per una nuova cultura ed una nuova operatività aziendale.

L’iniziativa multi-stakeholder, conta oggi circa 16.000 aderenti tra aziende e privati che, facendo leva sull’innovazione, le partnership e la collaborazione, opera per la costruzione di un mercato più inclusivo e sostenibile ed un business più responsabile. UNGC è un’iniziativa globale presente in 60 Paesi, con un forte radicamento a livello locale, ed opera nei diversi Paesi attraverso Local Network che supportano ed accompagnano gli aderenti nel loro percorso verso la sostenibilità.

Nell’aderire a UNGC Planetel si è impegnata ad integrare i Dieci Principi indicati dal patto nella propria policy aziendale, a dare un contributo allo sviluppo economico e sociale, al rispetto dell’ambiente ed a comunicare ai propri stakeholder – tramite una Dichiarazione di carattere non Finanziario (DFN) – con frequenza annuale, i progressi registrati. “Fare impresa oggi non è più attuale senza una strategia integrata che tenga conto dei fattori produttivi e dei fattori ESG”, ha detto Bruno Pianetti, Presidente e Amministratore Delegato di Planetel. “Non possiamo considerare i fattori ESG come driver che vanno ad aggiungersi a quelli industriali. Si tratta di cambiare punto di vista, adottando un approccio olistico. Per Planetel, la strategia industriale dell’azienda deve considerare non solo l’analisi dei punti di forza e di debolezza e l’individuazione dei rischi e delle opportunità, ma deve identificare anche le principali sfide produttive sostenibili a partire dai principali trend sociali, economici ed ambientali in un orizzonte di lungo periodo”.

Inoltre, per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, adottare strategie green e carbon neutral abbattendo le emissioni inquinanti di CO2, Planetel comunica di aver creato in Kenya la propria piantagione che conta già 200 alberi aderendo al programma di Treedom, la B Company Italiana impegnata in progetti di sviluppo sociale ed ambientale attraverso la piantumazione di alberi in Paesi in via di sviluppo per ridurre le emissioni di CO2 con l’obiettivo di rendere il pianeta più verde ed eco-sostenibile, favorendo nel contempo lo sviluppo economico delle comunità locali. Planetel ha piantato un albero per ogni dipendente, con l’obiettivo futuro di piantare un albero anche per i propri clienti e fornitori, per rendere ciascuno di essi partecipe all’obiettivo comune di sostenibilità ambientale. La foresta di Planetel comprende alberi di colture diverse tra i quali spiccano: Papaya, Caffè, Passion Fruit, Markhamia, Nocciolo, Krevillea, etc. Piantare un albero rientra in un processo di pianificazione, formazione, di cura e manutenzione che dura negli anni e Treedom ha costruito un sistema di tracciabilità che garantisce la trasparenza dei progetti, fotografando e geolocalizzando tutti gli alberi che vengono piantati, registrando anche le relative coordinate GPS. Si tratta di una partnership globale votata a ridurre le disuguaglianze e stimolare la crescita economica, collaborando per preservare gli oceani e le foreste. Con le attività di piantumazione di alberi in Asia, Africa, Sud America e Italia, Planetel contribuisce al raggiungimento dei 10 Obiettivi per garantire un futuro sostenibile.

 

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