ROMA, 29 OTTOBRE – Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha ricevuto oggi il direttore generale dell’ILO Organizzazione Internazionale del Lavoro, Guy Ryder.
L’incontro nella sede del Ministero ha concluso il processo di ratifica della Convenzione OIL 190 del 2019 sulla violenza e le molestie nel mondo del lavoro. Un’adesione, quella siglata dal ministro Orlando, che colloca l’Italia al nono posto nel mondo e al secondo in Europa tra i Paesi che hanno ratificato la Convenzione.
Il ministro ha posto in evidenza che la Convenzione rappresenta “un importante passo in avanti per un mondo del lavoro sano e sicuro, inclusivo, libero da violenza e molestie per tutti coloro che in qualsiasi modo vi operano, e in particolare dei soggetti più vulnerabili. Questo anche in una chiave di genere, per consentire a tutti indistintamente di contribuire allo sviluppo delle nostre società. Il documento e’ il frutto di un’intensa cooperazione tripartita, basata sul dialogo sociale di cui l’OIL è il principale interprete su scala globale, e di cui il Governo italiano sarà attento interprete nella realizzazione concreta della Convenzione”.
Nel dettaglio, il documento è la prima norma internazionale definita per prevenire e contrastare la violenza e le molestie nel mondo del lavoro. Definisce un quadro organico di intervento e offre un’opportunità unica per un futuro del lavoro basato sulla dignità e il rispetto e per garantire il diritto di tutte e di tutti ad un mondo del lavoro libero da violenza e molestie.
Durante la cerimonia, Ryder ha espresso apprezzamento al ministro Orlando per l’impegno che l’Italia ha dimostrato nella collaborazione con l’ILO e riconosciuto lo sforzo per creare strumenti per contrastare la violenza sui luoghi di lavoro, testimoniato anche dalla ratifica di oggi. Inoltre, il direttore generale dell’Organizzazione ha ringraziato il ministro Orlando per il suo personale impegno, che rafforza quello assunto nel giugno scorso, durante il G20 di Catania, sul fronte dell’equità di genere e per la continuità con cui il nostro Paese sta portando avanti l’azione sul tema. (@OnuItalia)