VIENNA, 29 OTTOBRE – L’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) e la Direzione esecutiva del Comitato antiterrorismo del Consiglio di sicurezza (CTED) hanno lanciato il Data Disclosure Framework (DDF), uno strumento pratico anti terrorismo che delinea le pratiche sviluppate dai fornitori di servizi internazionali nel rispondere alle richieste di dati presentate dalle autorità di giustizia penale straniere.
Il Framework, frutto di un impegno attivo con il settore privato, è stato sviluppato grazie al sostegno finanziario di Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America. È l’ultimo di una serie di strumenti pratici sviluppati nel 2021 dall’Iniziativa globale delle Nazioni Unite sulla gestione delle prove elettroniche e il primo a rivolgersi specificamente alle piccole aziende tecnologiche e alle micro-piattaforme, fornendo loro una road map unica per rispondere rapidamente e legalmente alle richieste straniere di prove elettroniche nelle indagini antiterrorismo.
Altri strumenti sviluppati dalla Global Initiative nel 2021 includono la nuova “Guida pratica per la richiesta di prove elettroniche oltre frontiera” e i moduli di richiesta di modelli standardizzati. Il Data Disclosure Framework e tutti gli strumenti sono disponibili nell’Electronic Evidence Hub, che è una “finestra unica” per le risorse legali e gli strumenti pratici sulle prove elettroniche.
L’iniziativa globale delle Nazioni Unite, guidata da UNODC, CTED e dall’Associazione internazionale dei procuratori (IAP), mira a migliorare la capacità delle autorità centrali, dei pubblici ministeri e degli investigatori di ottenere prove elettroniche in modo tempestivo, anche attraverso richieste dirette ai fornitori di servizi.