NEW YORK, 8 OTTOBRE – “La Guardia di Finanza è un unicum a livello mondiale, non si hanno situazioni simili in altri paesi di un corpo di polizia che è specificamente destinato al contrasto della criminalità economico-finanziaria, quindi una professionalità, una storia, una expertise, un’esperienza maturata in 247 anni di storia che in questi campi è un’eccellenza a livello internazionale”. Lo ha detto il Comandante della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana, in questi giorni in missione a New York per rafforzare la collaborazione tra Italia e organi delle Nazioni Unite in ambito di sicurezza, con particolare riferimento al contrasto del finanziamento al terrorismo internazionale e dei maggiori crimini economico-finanziari.
Ospite dell’ottavo episodio di “Voci dal Palazzo di Vetro”, il podcast curato dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York, il Generale Zafarana ha spiegato che la particolare expertise della Guardia di Finanza viene messa a disposizione tramite l’ONU per migliorare le capacità di singoli paesi di far fronte alle minacce della criminalità economico-finanziaria che spesso a sua volta blocca le possibilità di sviluppo.
La dimensione internazionale della GDF
La proiezione internazionale delle Fiamme Gialle è generalmente poco conosciuta, poiché è solitamente ritenuta un corpo che opera in Italia o al massimo nel Mediterraneo in ambito di lotta all’evasione fiscale o alla contraffazione delle merci che arrivano nei porti italiani. Come descritto però dal Generale Zafarana, il suo raggio di azione è in realtà più ampio. Dal 2001, infatti, la GDF è un corpo di polizia economico-finanziaria posto a tutela del bilancio nazionale ma anche di quello dell’UE per la quota parte di pertinenza. Inoltre, si occupa non solo della parte fiscale ma anche del controllo della spesa pubblica, della destinazione dei fondi pubblici e della tutela del mercato dei capitali, dei beni e dei servizi. Una forte proiezione internazionale, dunque, concretizzata da 25 posizioni destinate ad agenti della GDF nelle ambasciate italiane nel mondo, una delle quali all’interno della stessa Rappresentanza al Palazzo di Vetro.
“Il lavoro degli ultimi anni ha consentito di realizzare sinergie con l’ONU in particolare attraverso la stipula di un Memorandum d’Intesa in forza del quale la Guardia di Finanza mette a disposizione delle Nazioni Unite la sua expertise in campo economico-finanziario sul tema del finanziamento al terrorismo internazionale attraverso una serie di corsi per funzionari del Palazzo di Vetro su questa specifica materia”, ha detto il Generale.
La missione a New York e negli USA
“L’obiettivo è rafforzare le relazioni istituzionali esistenti sia con i paritetici organismi degli Stati Uniti d’America sia, con riferimento all’ONU, rafforzare la nostra presenza concreta ed operativa in questo contesto”, ha spiegato il capo delle Fiamme Gialle. Negli Usa la Guardia di Finanza sta stipulando un Memorandum d’Intesa con la struttura CBP (Custom and Border Protection), che svolge il ruolo di controllo doganale e polizia di frontiera. “Ha avuto inoltre massimo successo l’incontro avuto al Fondo Monetario Internazionale, poiché la GDF ha messo a disposizione le proprie strutture di formazione e specializzazione di funzionari di vari Paesi su temi delicati e sensibili in ambito internazionale e di cooperazione, quali il finanziamento al terrorismo internazionale, il riciclaggio, l’anticorruzione, e soprattutto la corretta destinazione dei fondi pubblici destinati al rilancio del sistema produttivo dopo la crisi della pandemia”.
Tra i vari appuntamenti newyorchesi il Generale ha fatto anche tappa a Wall Street per un incontro produttivo sulle sfide comuni nel campo finanziario e, per l’occasione, sulla sede della Borsa di New York ha sventolato il tricolore. (@giorgiodelgallo)