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Mattarella a Conferenza sull’Africa: vaccini, clima e immigrazione, basta ambiguità

ROMA, 8 OTTOBRE – Vaccini per tutti, immigrazione e clima sono i temi dell’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Conferenza ministeriale “Incontri con l’Africa” in corso a Roma. “L’Africa, che ospita il 17% della popolazione, ha ricevuto solo il 2% della produzione mondiale di vaccini”, ha spiegato il Capo dello Stato, esortando anche ad “agire subito” sui cambiamenti climatici: “Non è più tempo di ambiguità”. “Seppure ci stiamo lasciando alle spalle, come speriamo, il periodo più buio, molto resta ancora da fare” . “La vera risposta – ha detto – è stimolare l’industria farmaceutica locale. In questo senso l’Europa ha deciso di investire un miliardo di euro per stimolare il vaccino africano e l’Italia lo sostiene, perché nessuno ne sarà fuori se non se saremo tutti fuori”.

Quanto ai cambiamenti climatici, per Mattarella “bisogna garantire il massimo sforzo per raggiungere e superare gli obiettivi delle riduzioni previste. La prossima Cop26 farà da spartiacque e ne dobbiamo essere consapevoli. Non è ammesso distrarsi”. Sulla questione, chiarisce, “il continente africano deve far sentire alta la sua voce. La produzione di energia pulita e la sua distribuzione sono fondamentali per l’Africa”.

“Il fenomeno migratorio – ha poi detto Mattarella –  deve essere governato a vantaggio di tutti. Diversamente ne saranno travolte insieme le ragioni dell’umanità e gli ordinamenti statali”, ha detto.

Infine ”la necessità di lotta senza quartiere al terrorismo e a tutti i fondamentalismi, che continuano a rappresentare una minaccia per i nostri continenti, per i nostri valori, per i nostri popoli. Forze violente, pur se minoritarie, tengono in ostaggio – ha concluso il presidente – intere popolazioni. Gli africani sono in prima linea su questo fronte. Dal Sahel alla regione dei Grandi Laghi, dalla Somalia al Mozambico, milioni di donne e uomini sono oppressi da formazioni terroristiche. Migliaia di militari e civili, nelle numerose missioni dell’Unione africana e delle varie Organizzazioni regionali, cercano di opporsi”.

 

 

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