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23 Dicembre 2024

Clima: da ONU Ginevra nuovo rapporto per la COP26 di Glasgow

GINEVRA, 5 OTTOBRE – Man mano che gli impatti di un clima che si riscalda diventano più evidenti, c’è una domanda sempre crescente di informazioni sui cambiamenti climatici. Un nuovo rapporto sullo stato del Sistema globale di osservazione del clima 2021 reso noto a Ginevra dall’Organizzazione meteorologica mondiale identifica i miglioramenti nelle nostre capacità di osservazione della Terra ed evidenzia le questioni e le lacune ancora da sanare.
Il Global Climate Observing System ha presentato il rapporto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici per l’esame alla COP26 di Glasgow a novembre

Variabili climatiche essenziali
Questa voce fornisce risultati per ciascuna delle variabili climatiche essenziali (ECV) che coprono l’atmosfera, la terra e l’oceano.
Ci sono 54 ECV e includono:
Atmosfera: temperatura superficiale del terreno e precipitazioni; il bilancio delle radiazioni terrestri; fulmine; velocità e direzione del vento; vapore acqueo; gas a effetto serra; nuvole, aerosol e ozono
Terreno: lago, fiumi, acque sotterranee; ghiacciai e calotte glaciali, permafrost e neve; copertura del suolo e temperatura superficiale; carbonio del suolo e umidità del suolo
Oceano: flusso di calore superficiale dell’oceano; temperatura dell’oceano; correnti oceaniche, ghiaccio marino; livello del mare; traccianti transitori; ossigeno; ecosistemi marini
Da quando l’ultimo rapporto è stato presentato nel 2015, la strategia del Global System si è evoluta passando da un focus sui singoli ECV fino ad abbracciare le loro interconnessioni in bilanci globali o continentali di energia, carbonio e acqua. Comprendere i cambiamenti in questi settori e il modo in cui sono collegati è fondamentale per imparare, adattarsi e mitigare i cambiamenti climatici.Oceani
Ad esempio, i cambiamenti nella quantità di acqua nei diversi componenti del sistema terrestre influenzano direttamente l’accesso all’acqua di buona qualità, che è un requisito umano di base, mentre i cambiamenti nel ciclo energetico guidano direttamente impatti come ondate di calore terrestri e oceaniche, precipitazioni estreme e siccità. I cambiamenti nel ciclo del carbonio guidano direttamente i cambiamenti nel ciclo energetico e influenzano gli obiettivi di emissione.
Pertanto, la comprensione e l’osservazione dei cicli della Terra è importante sia per la scienza del clima che per determinare e monitorare gli obiettivi politici chiave stabiliti nel quadro dell’accordo di Parigi.
Le osservazioni climatiche sistematiche supportate e riviste da GCOS sono attuate attraverso l’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO), il Global Ocean Observing System (GOOS), il Joint Working Group on Climate (WGClimate) del Committee on Earth Observation Satellites (CEOS) e il Coordination Group for Meteorological Satellites (CGMS), e una vasta gamma di altri partner e organizzazioni.
Sfide
Nel complesso, ci sono quattro aree principali che necessitano ancora di miglioramenti:
• garantire la sostenibilità delle osservazioni,
• colmare le lacune del sistema,
• garantire un accesso permanente, libero e senza restrizioni alle osservazioni, e
• aumentare il sostegno alle politiche guidate dall’accordo di Parigi UNFCCC.
Sono già in corso i lavori per produrre il prossimo piano di attuazione GCOS nel 2022, rispondendo ai risultati di questo rapporto sullo stato del 2021.
GCOS è stato istituito nel 1992 per rispondere alla necessità di osservazioni sistematiche del clima terrestre. È co-sponsorizzato dall’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO), dalla Commissione oceanografica intergovernativa dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (IOC-UNESCO), dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UN Environment) e dall’International Science Council (ISC). Le valutazioni sono effettuate da esperti coordinati da un segretariato con sede presso l’OMM a Ginevra, in parte sostenuto dal programma Copernicus dell’UE.

OnuItalia
OnuItaliahttps://www.alexahm.com/onuitalia
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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