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UNGA 76: Italia triplica donazione vaccini; Draghi, “salute e’ bene globale”

NEW YORK/ROMA, 22 SETTEMBRE – L’Italia triplica le sue donazioni di vaccini ai paesi piu’ vulnerabili perche’ “la salute e’ un bene pubblico globale e deve essere preservata ovunque.” Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo in videoconferenza alla sessione conclusiva del “Global Covid-19 Summit: Ending the Pandemic and Building Back Better Health Security to Prepare for the next”, organizzato nell’ambito della 76esima Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Draghi ha ricordato  che il Global Health Summit dello scorso maggio a Roma rappresenta un buon esempio di ciò che un multilateralismo efficace è in grado di produrre: “I Paesi e le aziende farmaceutiche hanno promesso dosi di vaccini e finanziamenti in favore dei Paesi vulnerabili. E nella Dichiarazione di Roma ci siamo impegnati a rispettare una serie di principi comuni per essere meglio preparati ad affrontare la prossima minaccia sanitaria”.
Secondo il Premier, i meccanismi multilaterali, come l’acceleratore Act e Covax, rimangono gli strumenti più efficaci per assicurare un’efficace distribuzione dei vaccini e per creare la capacità necessaria per somministrarli, ma occorre anche
offrire adeguato supporto logistico per assicurare che i vaccini raggiungano coloro che ne hanno più bisogno: “Perché, con l’aumento della capacità produttiva, la sfida principale sarà come trasportare i vaccini, non come produrli”.
L’Italia intanto e’ pronta a triplicare gli sforzi. “Entro fine anno doneremo 45 milioni di dosi”, ha annunciato il Premier italiano che al Global Health Summit di maggio aveva annunciato la donazione di 15 milioni di dosi di vaccino. Draghi ha poi notato che “uno dei punti deboli nella risposta globale alla pandemia è stato l’insufficiente coordinamento tra autorità sanitarie e finanziarie: “Come presidenza del G20 vogliamo istituire il ‘Global Health e Finance Board'” che “potenzierà la cooperazione globale nella governance e nel finanziamento per la risposta e la prevenzione alle pandemie”. Il Board “dara’ sostegno alla collaborazione tra il G20 e l’Oms, la Banca Mondiale ed altre organizzazioni internazionali. Accogliamo la proposta americana di un Fondo finanziario intermediario”.
Al vertice che si e’ svolto ai margini dell’UNGA, hanno partecipato una trentina di leader mondiali. Il presidente americano Joe Biden, che lo aveva promosso, ha promesso la donazione di 500 milioni di dosi grazie a un accordo con Pfizer-BioNTech che saranno distribuite nei 92 Paesi in via di sviluppo parte del piano internazionale Covax e in altri 55 Stati membri dell’Unione africana. Washington è anche  pronta a stanziare altri 370 milioni di dollari per favorire la distribuzione dei vaccini ovunque nel pianeta raggiungendo le aree piu’ disagiate. L’obiettivo – ha detto Biden – e’ di vaccinare il 70% del mondo entro un anno, vale a dire entro il settembre 2022. (@OnuItalia)
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