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UNGA76: il k-pop entra a Palazzo, i BTS conto razzismo e odio, per sostenibilità

NEW YORK, 21 SETTEMBRE – Il gruppo pop coreano dei BTS, vincitore dell’Mtv Award 2021, ha partecipato per la terza volta in quattro anni ai lavori dell’Onu: i ragazzi hanno ballato in uno dei palazzi più prestigiosi del mondo, cantato l’inno della nuova generazione, “Permission to dance”, lanciato appelli contro la “discriminazione razziale e messaggi d’odio”. La boy band ha messo in scena alle Nazioni Unite uno show alla vigilia del segmento ad alto livello della 76 Assemblea generale dedicato allo ‘Sviluppo sostenibile’ nelle vesti di ‘Inviato speciale per le future generazioni e la cultura’.

Questa sessione dell’Assemblea Generale, proprio grazie ai Bts, ha già registrato il record di ascolti online con quasi un milione di persone che si sono collegate per seguire la band adorata dai fan di K-pop di tutto il mondo. E da tutto il mondo la comunità super organizzata online si è collegata con il sito ufficiale YouTube dell’Onu, lasciando come firma inconfondibile un numero incredibile di diversi emoji, per sentire i suoi beniamini parlare dei problemi delle giovani generazioni in tempo di pandemia ed esortare i giovanissimi a vaccinarsi contro il Covid.

“Ho sentito che gli adolescenti di oggi vengono definiti la generazione perduta del Covid, ma penso che sia esagerato definirli persi, solo perché il cammino che hanno fatto non è visibile agli adulti”, ha detto Kim Nam-joon. “Penso che invece di “generazione perduta” un nome più appropriato sarebbe “generazione di benvenuto” perché invece di temere il cambiamento, questa generazione lo accoglie e continua ad andare avanti”.

Poi un annuncio a tutta la comunità dei fan: “Tutti e sette siamo vaccinati, il vaccino è una sorta di biglietto che ci permettere di incontrare i nostri fan e ora stare qui di fronte a voi”, ha detto J Hope, altra amatissima star del gruppo che ha ricevuto dal presidente Moon Jae in l’incarico di “inviati speciali presidenziali per le generazioni future e la cultura”.

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