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Al via il mandato di Stefania e Marco, i nuovi Youth Delegates italiani

ROMA, 15 SETTEMBRE – L’incontro con la ministra delle politiche giovanili, Fabiana Dadone, e con la Direttrice Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, Lucia Abbinante, ha aperto ufficialmente il mandato di Stefania Bait e Marco Demo, i nuovi Giovani Delegati italiani alle Nazioni Unite. Simone e Marco erano accompagnati dai Delegati uscenti, Giulia Parenti e Simone Mostratisi.

Grazie al programma degli Youth Delegates, Stefania e Marco saranno inclusi nei prossimi giorni all’interno della Rappresentanza italiana al Palazzo di Vetro e potranno rappresentare l’interesse dei giovani presso le principali Conferenze ONU, in particolare, durante la nuova sessione dell’Assemblea Generale che si e’ appena aperta. In qualità di Associazione italiana per l’ONU, la SIOI è promotrice dell’attuazione del programma in Italia e, in collaborazione con il Ministero degli Esteri, ha lanciato la prima edizione nel 2017.

Stefania Bait, 26 anni, nata e cresciuta a Trieste, nel 2015 si e’ trasferita a Roma per seguire il Corso di Studi in Ingegneria industriale e Gestionale presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Attualmente, è al II anno del Dottorato di Ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa dell’Università di Roma Tor Vergata, focalizzato sullo sviluppo del settore industriale in Africa. “Sono tante le esperienze e le scelte che mi hanno permesso di poter essere la nuova giovane delegata italiana per l’ONU… ma più di tutto la passione verso il mio lavoro e verso le tematiche di sviluppo sociale sono state le vere motivazioni che mi hanno portata sino qui. Questo è il messaggio che porto dentro e che cercherò di comunicare ai giovani italiani durante il mio mandato.”

Marco Demo, 24 anni di Motta di Livenza (TV), si e’ da poco laureato in Giurisprudenza all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Sin dagli anni del liceo ha coltivato la passione per le relazioni internazionali come membro di associazioni giovanili e ha sviluppato quest’interesse in alcune summer school durante il periodo dell’università. Specializzato in diritto internazionale, ha apprezzato grazie all’esperienza del Programma Erasmus, l’importanza degli scambi culturali e annovera numerose esperienze come educatore di adolescenti e rappresentante di consulte studentesche. “Essere Youth Delegate dell’Italia presso le Nazioni Unite è un grande onore. Utilizzerò quest’anno per portare avanti al meglio le istanze dei giovani italiani all’interno del contesto delle Nazioni Unite”, ha spiegato: “La rappresentanza della realtà giovanile italiana è ancora più importante nel contesto pandemico che stiamo vivendo, soprattutto perché i giovani hanno subito le maggiori ripercussioni sociali, economiche ed educative”.

Il programma e’ arrivato alla sua quinta edizione. I nuovi Giovani Delegati alle Nazioni Unite rappresenteranno la voce dei loro coetanei nei più rilevanti contesti internazionali svolgendo una serie di incontri volti a promuovere il programma e a sostenere il ruolo dei giovani come “attori del cambiamento.” (@OnuItalia)

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