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Sipario su UNGA75: Italia a Bozkir, “grazie per guida in anno difficile”

NEW YORK, 14 SETTEMBRE – Cambio della guardia alla presidenza dell’Assemblea Generale: il presidente uscente Volkan Bozkir ha ceduto oggi il testimone al suo successore, il malese Abdulla Shahid.

“La settantacinquesima Assemblea Generale ha visto un anno difficile ma fatto anche di sforzi comuni. E’ un foro di unita’ e condivisione per combattere le disuguaglianze accresciute dalla pandemia”, ha detto Bozkir nel suo messaggio di commiato. Shahid ha a sua volta indicato il tema della nuova sessione: “Costruire resilienza attraverso la speranza – per riprendersi dal Covid, ricostruire la sostenibilita’, rispondere ai bisogni del pianeta, rispettate i diritti delle persone e rivitalizzare le Nazioni Unite”. 

Al presidente uscente e al suo successore sono arrivati i saluti del corpo diplomatico accreditato al Palazzo di Vetro: “Un grazie sincero per la leadership durante un anno estremamente complesso e benvenuto a Shahid con cui l’Italia si impegna a lavorare sul fronte dei diritti umani, i diritti delle donne e dei giovani, il cambiamento climatico e la salute globale”, ha detto il Rappresentante permanente italiano all’Onu Maurizio Massari.

La scorsa Assemblea generale si e’ svolta in forma virtuale. La prossima sara’, sia pure tra le restrizioni dettate dal Covid, in buona parte in presenza. Ogni delegazione potra’ avere cinque membri in presenza nel palazzo contro i due nel 2020. Sono 83 i capi di stato e 43 i capi di governo che hanno in programma di arrivare a New York per la settimana ad alto livello che si terrà al Palazzo di Vetro dal 21 settembre. Altri 26 capi di stato parteciperanno inviando messaggi pre-registrati. A New York dovrebbero arrivare anche una ventina di ministri degli esteri.

Tra i leader che hanno intenzione di partecipare di persona ci sono il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il premier
indiano Narendra Modi. Il capo di stato francese Emmanuel Macron manderà un video-messaggio inviando all’Onu di persona il suo ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian. Atteso anche il premier britannico Boris Johnson e per la Russia il ministro degli Esteri Sergei Lavrov.

La prossima Assemblea Generale sara’ anche un banco di prova per il Segretario Generale Antonio Guterres che si ripresenta per il suo secondo e ultimo mandato: la scorsa settimana Guterres ha presentato il rapporto sulla Our Common Agenda rispondendo a una richiesta degli Stati membri dopo il 75esimo anniversario dell’Onu di presentare raccomandazioni su come affrontare le sfide della governance globale. (@OnuItalia)

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