ROMA, 29 LUGLIO – Parte oggi dal Colosseo, simbolica culla di civiltà, il grande appuntamento del G20 della Cultura che riunisce a Roma i ministri delle venti maggiori economie mondiali e quasi 40 ‘invitati internazionali’. Con il premier Mario Draghi e il ministro Dario Franceschini, anche la direttrice generale dell’Unesco Audrey Azoulay: l’Unesco ha appena assegnato altri tre riconoscimenti a Padova e la pittura del ‘300, ai Portici di Bologna e a Montecatini città termale europea oltre ad estendere lo storico sito del centro di Firenze e ad ampliare quello delle antiche faggete ai parcho nazionali dell’Aspromonte e del Pollino. Con questi nuovi ‘palmares’, l’Italia balza a 59 siti patrimoni dell’umanità. “Un risultato straordinario” lo ha definito Franceschini.
Gli incontri entreranno nel vivo domani in una lunga giornata di scambi e dibattiti a Palazzo Barberini sui alcuni dei temi più “scottanti” della cultura in tutto il mondo: dalle politiche di tutela e restauro, al traffico illecito di opere d’arte, dalla formazione dei giovani alla ripartenza dei musei dopo la pandemia. Nel corso di quasi un anno di lavoro sono state individuate 5 principali aree di interesse su cui il G20 Cultura ha concentrato i propri sforzi, che culmineranno nella due giorni romana. Tra i temi al centro delle discussioni: la tutela e la promozione di cultura e settori creativi come motori per una crescita sostenibile ed equilibrata, in particolare modo attraverso il sostegno necessario ai suoi lavoratori duramente colpiti dalla
pandemia; la protezione del patrimonio culturale dalle calamità naturali, dalle crisi e dal traffico illecito, (Italia e UNESCO in questo senso continueranno a lavorare assieme ed hanno annunciato il progetto ‘Task Force Italia su invito di UNESCO’); la transizione digitale e le nuove tecnologie attraverso la promozione della trasformazione digitale e tecnologica nei settori culturali e creativi come nuove forze trainanti per la crescita; la formazione culturale come investimento nel capitale umano per affrontare le sfide contemporanee come la digitalizzazione e la transizione verde ed il cambiamento demografico; la cultura come strumento per affrontare il cambiamento climatico.
Franceschini ha spiegato che l’obiettivo del G20 è arrivare alla firma di una dichiarazione congiunta dei ministri del G20 e delle organizzazioni che si occupano a vario titolo di cultura “che preveda una serie di impegni su molti temi” e anche “la stabilizzazione del G20 Cultura come una delle riunioni preparatorie al summit dei capi di Stati e di governo. “Anche nei momenti in cui tutto divide e allontana, ai Paesi può restare sempre aperto un spiraglio di dialogo sulla cultura” ha aggiunto il ministro spiegando che la cultura è un mezzo di dialogo formidabile tra i popoli e rilevando che l’Italia può esercitare un’indiscussa leadership in questo campo.
Assieme ai ministri dei Paesi membri e invitati, a Roma si riuniscono i vertici delle principali organizzazioni internazionali attive in materia, tra cui: l’Unesco, l’Ocse, il Consiglio d’Europa, l’Unione per il Mediterraneo, le organizzazioni internazionali del settore culturale quali Iccrom, Icom, Icomos, i protagonisti del contrasto agli illeciti contro il patrimonio culturale quali l’agenzia delle Nazioni Unite per il contrasto al crimine Unodc, Interpol e l’organizzazione doganale Wco. Per l’Italia interverranno anche i Carabinieri della Tutela del patrimonio culturale, l’Istituto centrale per il restauro e la Scuola dei Beni e delle attività culturali.