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Food Systems: Di Maio chiude pre-vertice, “cibo diritto dell’uomo”

ROMA, 28 LUGLIO – “L’impegno italiano per la sicurezza alimentare e la nutrizione non nasce oggi, ma poggia su una cultura millenaria del cibo. In Italia il cibo è anzitutto cultura. Ma per noi e per molti altri nel mondo il cibo è anche inteso come fondamentale diritto dell’individuo”: lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio chiudendo alla FAO il pre-Vertice dell’Onu sui sistemi alimentari con la vicesegretario generale delle Nazioni Unite, Amina Mohammed.

Per l’occasione a Roma sono sono giunti 500 delegati – tra cui 62 ministri – provenienti da 108 Paesi, mentre oltre 20 mila persone da 190 Paesi hanno partecipato al summit attraverso il web. Lo sviluppo delle strategie nazionali culminerà nel Food System Summit in programma a settembre a New York.

“L’Italia, con il suo forte contributo all’organizzazione di questo pre-vertice, ha voluto indicare di essere pronta a svolgere un ruolo da protagonista in questa sfida mondiale” della sicurezza alimentare e dell’accesso al cibo, ha aggiunto Di Maio, sottolineano che all’importante appuntamento l’Italia si è preparata attraverso un Dialogo Nazionale che ha visto un’amplissima partecipazione degli attori del settore agricolo e agroindustriale, oltre che esponenti della società civile, delle Università, delle Istituzioni, delle Organizzazioni Internazionali presenti nel Paese e delle associazioni di categoria.

Il pre-vertice, aperto dal segretario generale Antonio Guterres e dal premier Mario Draghi, ha permesso di affrontare temi importanti e trasversali quali il contributo del settore privato, l’importanza di azzerare lo spreco alimentare e la priorità di avere sistemi alimentari locali che completino i sistemi alimentari globali, ha
sottolineato il ministro: “Anche in vista di New York, continueremo a lavorare con questo approccio partecipativo, coinvolgendo tutti gli attori potenzialmente interessati per giungere al Palazzo di vetro in settembre con impegni specifici del nostro Paese”. (@OnuItalia)

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