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Di Maio, Giovannini a inaugurazione sede rinnovata FAO

ROMA, 22 LUGLIO – FAO e Italia muovo i primi passi nell’edificio rinnovato della FAO. Il Direttore Generale QU Dongyu, assieme al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, e al Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, hanno inaugurato oggi il rinnovato ingresso principale della sede dell’agenzia a Roma. I lavori, che rientrano nelle opere di manutenzione ordinaria dello storico complesso, hanno visto il rinnovamento e l’ammodernamento dell’entrata dell’edificio e di alcune aree al suo interno. Alla cerimonia hanno partecipato anche il Generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid-19, e rappresentanti dei 195 Membri della FAO.

 

Nel suo intervento il Ministro Di Maio ha sottolineato la  positiva collaborazione tra Farnesina e FAO attraverso la Food Coalition e in ambito G20 con la Dichiarazione di Matera.

La cerimonia ha segnato la la prima volta che esponenti dello Stato italiano e rappresentanti dei Membri della FAO si riunivano nell’edificio dallo scoppio della pandemia. L’evento rappresenta un primo passo verso una graduale riapertura delle attività intergovernative in presenza, in linea con le misure sanitarie italiane in vigore e le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La settimana prossima, la FAO accoglierà, sia in forma virtuale che in presenza, i leader mondiali che parteciperanno al pre-Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari (26-28 luglio), ospitato dal Governo Italiano.

“L’eccezionale cooperazione con l’Italia non è mai stata così evidente come negli ultimi 18 mesi, durante i quali abbiamo lavorato a stretto contatto per affrontare la pandemia di COVID-19”, ha affermato QU Dongyu. “Siamo qui per celebrare un nuovo inizio, per una nuova normalità con un rinnovato senso di responsabilità. Una responsabilità verso l’altro, per garantire la nostra sicurezza collettiva, e una responsabilità per rendere questa Organizzazione ancora più efficiente, efficace e moderna nel servire al meglio i suoi Membri”.

Il Ministro Di Maio ha sottolineato come, oltre al pre-Vertice sui sistemi alimentari, nei prossimi mesi si svolgeranno altri importanti eventi (in particolare, lo stesso Vertice sui sistemi alimentari, la Cop26 sui cambiamenti climatici, il vertice “Finance in Common” e il vertice dei leader del G20), fornendo un’opportunità unica per la comunità internazionale di far avanzare l’agenda della sicurezza alimentare e della nutrizione. “Questo primo passo nella sede rinnovata della FAO ci da una nuova energia per intraprendere questo percorso, nello spirito di una ripresa più resiliente e sostenibile per tutti” ha detto il Ministro Luigi Di Maio.

“La stretta sinergia sviluppata negli anni tra il Ministero e la FAO serve non solo all’importante scopo di salvaguardare un complesso architettonico così significativo, assicurando, allo stesso tempo, la migliore funzionalità ad una delle più importanti agenzie dell’ONU; ma costituisce anche un ulteriore, concreto esempio del sostegno dell’Italia all’Organizzazione e alla sua missione”, ha affermato il Ministro Enrico Giovannini.

Le opere di rinnovamento alla FAO

Il complesso su viale Aventino, situato nel centro storico di Roma e la cui costruzione iniziò nel 1938, ospita la FAO dal 1951, quando l’Organizzazione si trasferì da Washington nella capitale italiana. I lavori di ristrutturazione mirano ad adeguare l’Organizzazione ai tempi moderni, con innovazione, digitalizzazione e sostenibilità al centro del suo operato. La vecchia rete elettrica dell’ingresso centrale e’ stata sostituita per ridurre i consumi, sono stati installati una rampa per sedie a rotelle e di moderni schermi di comunicazione ed e’ stata restaurata l’opera del 1952 del pittore e sculture italiano Mirko Basaldella sul soffitto della Sala Plenaria dell’Organizzazione. Il restauro è stato finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano e portato a termine da una cooperativa di donne che per oltre un anno hanno scrupolosamente ripulito e riparato le lastre di intonaco.

A settembre, inoltre, sulla terrazza della FAO verrà installato un modulo dedicato alla biodiversità, all’agro-ecologia e agli ecosistemi fragili. Le opere di rinnovamento continueranno con l’ammodernamento di varie sale riunione per permettere all’Organizzazione di affrontare al meglio le sfide tecnologiche dell’era post-pandemia.

La FAO e l’Italia

Il rinnovamento della sede della FAO segna un ulteriore passo nella forte collaborazione tra l’Organizzazione e il suo paese ospite. Collaborazione che negli ultimi due anni si è andata rinsaldando. Nel suo discorso, QU, in quanto Ufficiale Designato ONU per l’Italia, ha ringraziato le autorità italiane per il supporto nelle operazioni di vaccinazione del personale ONU in Italia.

Sotto l’attuale Presidenza Italiana del G20 la sicurezza alimentare e la necessità di trasformare i sistemi agroalimentari globali sono state poste al centro dell’agenda del gruppo. A fine giugno, a Matera, i Ministri degli Esteri e della Cooperazione Internazionale del G20 hanno appoggiato la Food Coalition. L’iniziativa lanciata dall’Italia e fatta propria dalla FAO, è un meccanismo multi-stakeholder e multisettoriale che mira a mobilitare assistenza politica, finanziaria e tecnica a sostegno dei paesi colpiti dalla pandemia di COVID-19.

All’inizio di giugno, la FAO, il Ministero degli Affari Esteri e partner hanno inoltre inaugurato il “G20 Green Garden“, il primo giardino romano dedicato al concetto di Sviluppo Sostenibile e simbolicamente situato nel Parco dell’Appia Antica. (@OnuItalia)

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