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Africa: innovazione, lanciata la seconda call di Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile

ROMA, 6 LUGLIO – Dopo la prima edizione del 2020, il programma Innovazione per lo Sviluppo di Fondazione Cariplo e San Paolo lancia una nuova call di Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile, il meccanismo a supporto delle organizzazioni della società civile interessate a realizzare progetti di impatto in Africa con soluzioni di innovazione, servizi data-driven e tecnologie civiche.
Per questa edizione, secondo quanto riportati sul sito di Infocooperazione, potranno essere proposte, entro il 15 settembre 2021, soluzioni tecnologiche adattabili e replicabili, prodotti e servizi data-driven, tecnologie civiche. Le proposte potranno già essere testate sul campo oppure essere basate su concept e prototipi.
Potranno essere proposte soluzioni innovative di tre tipi:
1. Soluzioni tecnologiche adattabili e replicabili nel contesto africano, frutto di innovazione frugale, low-tech e low-cost, progettate nell’ambito di relazioni virtuose con il mondo dell’innovazione locale (startup, università, fablab, designer, creativi);
2. Prodotti e servizi data-driven come applicazioni, piattaforme e soluzioni ICT, mobile e cash transfer, blockchain, intelligenza artificiale, Internet of Things (IoT), machine learning, soluzioni open source;
3. Tecnologie civiche: soluzioni che abilitino la cittadinanza a contribuire allo sviluppo della comunità come piattaforme per il crowdfunding rivolte a progetti a impatto sociale che migliorino gli spazi pubblici oppure finalizzate a favorire il consumo collaborativo nella diffusione della sharing economy.
Sono inclusi nel novero delle soluzioni prodotti e servizi essenziali nel contenimento del contagio e degli impatti negativi da Covid-19.
Gli ambiti di applicabilità delle soluzioni sono: istruzione e formazione, salute, Water, Sanitation and Hygiene (WASH), sviluppo economico, sviluppo rurale, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, economia circolare, disabilità e inclusione, ambiente e cambiamenti climatici, energia, tecnologie civiche.
La call si rivolge a:
Singole Organizzazioni della Società Civile (OSC) attive nella cooperazione internazionale allo sviluppo;
• Partenariati composti da diversi soggetti (OSC, associazioni delle diaspore e delle nuove generazioni, dipartimenti universitari, imprese sociali).
Sono considerate cruciali le collaborazioni con:
Partner locali, espressione della società civile o del mondo universitario e dell’innovazione (con un particolare focus all’attivazione dei giovani) nei Paesi africani di intervento;
Startup, organizzazioni del settore privato orientato all’innovazione responsabile, singoli professionisti.
Le organizzazioni dovranno dimostrare di poter operare in uno dei seguenti Paesi:
• Burkina Faso, Etiopia, Kenya, Mozambico, Niger, Tunisia, Senegal, Sudan (Paesi prioritari per la cooperazione italiana allo sviluppo);
• Costa d’Avorio, Madagascar, Marocco, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Tanzania, Uganda, Zambia, Zimbabwe (Paesi non prioritari, ma dove le OSC operano all’interno di relazioni consolidate).
La dotazione finanziaria è pari a 500.000 euro. La richiesta di contributo dovrà essere compresa tra 15.000 e 50.000 euro e non dovrà essere superiore al 90% dei costi totali del progetto. I progetti dovranno avere una durata tra i 6 e i 18 mesi.

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