ROMA, 11 GIUGNO – In occasione del decennale della ”UNESCO Recommendation on the Historic Urban Landscape (HUL)” che ricorre quest’anno, l’Organizzazione dell’Onu ospita il lancio delle celebrazioni tra il 16 e il 24 giugno. Nelle quattro giornate previste verranno affrontate varie tematiche, tra le quali lo spazio pubblico, il restauro, il turismo, le infrastrutture, i mezzi di sostentamento.
Il 16 e il 21 giugno sono previste due sessioni tecniche, dedicate ai gestori dei siti, ai focal point nazionali, agli esperti di pianificazione urbana.
La giornata del 23 giugno è dedicata al lancio della HUL Call for Action, che propone tre azioni volte a promuovere l’attuazione del Paesaggio storico urbano per le città, mentre il 24 giugno è prevista una sessione incentrata sull’approccio del Paesaggio storico urbano verso le città Patrimonio Mondiale, con particolare attenzione alle sfide conseguenti alla pandemia, tra le quali il calo del turismo e la limitazione delle attività urbane.
Nell‘Agenda 2030 è offerto un approccio onnicomprensivo ed inclusivo alla questione di uno sviluppo urbano sostenibile. L’obiettivo 11 si occupa proprio di questo settore, partendo da un’idea di città intesa come centro ”per nuove idee, per il commercio, la cultura, la scienza, la produttività, lo sviluppo sociale”. Il benessere materiale di chi abita tali spazi non può prescindere dalla salvaguardia dell’ambiente e delle risorse.
Nel documento delle Nazioni Unite l’attenzione è posta su diversi aspetti della dimensione urbana. Entro il 2030, si vuole ottenere l’accesso generalizzato ad alloggi adeguati alle esigenze del cittadino, la diffusione di sistemi di trasporto pubblico sostenibili e fruibili anche dalle fasce svantaggiate della popolazione, un’urbanizzazione partecipativa ed inclusiva, una più efficace protezione delle persone dagli effetti delle calamità, una riduzione dell’impatto ambientale negativo degli abitanti delle città in relazione alla qualità dell’aria e allo smaltimento dei rifiuti e un incremento degli spazi verdi. Nel breve periodo, ha carattere di priorità il supporto ad una pianificazione che integri le aree urbane con quelle rurali e che preveda politiche finalizzate all’efficienza delle risorse, alla prevenzione dei disastri, all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla limitazione di questi ultimi.