NEW YORK, 8 GIUGNO – Un nuovo, importante risultato elettorale per l’Italia all’ONU. Con 175 voti su 182 votanti, il nostro Paese e’ stato eletto a New York membro del Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) per il triennio 2022-2024.
Si tratta del miglior risultato raggiunto da un Paese del Gruppo occidentale in questa tornata elettorale, a conferma dell’elevatissimo capitale di fiducia acquisito dall’Italia nel campo della diplomazia multilaterale. L’ECOSOC è la piattaforma dell’ONU deputata alla riflessione, al dibattito e al pensiero innovativo sullo sviluppo sostenibile. Istituito dalla Carta delle Nazioni Unite nel 1946, il Consiglio è costituito di 54 membri (14 Paesi africani; 11 dell’Asia e del Pacifico; 6 dell’Europa Orientale; 10 dell’America Latina e Caraibi e 13 occidentali) e viene considerato il ‘braccio operativo’ delle Nazione Unite per l’economia e lo sviluppo, uno dei tre organi previsti dalla Carta dell’Onu con l’Assemblea Generale e il Consiglio di Sicurezza. Oltre all’Italia sono stati eletti altri 17 Paesi: per il gruppo WEOG anche Canada (169 voti), Belgio (167) e Stati Uniti (166).
“Questa elezione testimonia il consenso e la reputazione costruita dal nostro Paese sul piano multilaterale, riconoscendone l’impegno e l’azione di lungo corso a sostegno della crescita economica, dello sviluppo sostenibile ed in ambito sociale, soprattutto in un anno cruciale come questo in cui l’Italia – con la sua Presidenza del G20 e il partenariato con il Regno Unito nella preparazione della Conferenza ONU sul Cambiamento Climatico – COP26, e’ fra i protagonisti del progetto mondiale per ridisegnare le regole del post-pandemia e costruire società più resilienti e sostenibili”, ha commentato l’esito del voto la Rappresentante Permanente italiana all’Onu, Mariangela Zappia.
In qualità di membro dell’ECOSOC, l’Italia intende adesso proseguire il proprio impegno, in stretto raccordo con i partner europei, contribuendo attivamente agli sforzi delle Nazioni Unite e ai lavori del Consiglio in campo economico, sociale e ambientale nel delicatissimo scenario prodotto dall’impatto della pandemia. Lo farà secondo un approccio multi-stakeholder e inclusivo di tutte le parti che hanno interessi in gioco sul futuro del pianeta – innanzitutto i giovani – anche in sinergia con le numerose Ong italiane che hanno ricevuto l’accreditamento presso l’ECOSOC in ragione della loro preziosa e articolata azione volta ad avvicinare l’ONU alle istanze e ai bisogni della società civile.
Fra le azioni immediate da intraprendere, secondo l’Ambasciatrice Zappia, occorrerà anzitutto lavorare per riassorbire gli arretramenti causati dalla pandemia lungo la strada per il raggiungimento dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030, con tutte le sue drammatiche conseguenze fra cui l’aumentato tasso di povertà globale e le aggravate disuguaglianze sociali. (@OnuItalia)