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Economia e diplomazia spaziale: Italia, EAU e UNOOSA ne parlano coi leader del settore

NEW YORK/VIENNA, 26 MAGGIO – Aprendo oggi un evento virtuale su economia e la diplomazia spaziale, la Rappresentante permanente italiana presso le Nazioni Unite, Mariangela Zappia, ha sostenuto la necessità di assicurare “il benessere dell’umanità lavorando insieme per la sostenibilità a lungo termine, la sicurezza e la protezione dell’ambiente spaziale”.

Le attività spaziali sono in piena espansione mettendo in evidenza la necessità di una cooperazione internazionale e di un codice di condotta su questioni come la non interferenza nell’esplorazione e l’uso pacifico dello spazio, la prevenzione della spazzatura spaziale, la crescente cooperazione internazionale nello spazio e la trasparenza dell’esplorazione e dello sfruttamento delle sue risorse, ha detto l’Ambasciatrice italiana, in apertura del panel che è stato co-organizzato dalle Missioni Permanenti di Italia e degli Emirati Arabi Uniti all’ONU di New York assieme all’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari spaziali (UNOOSA) che ha sede a Vienna.

“Lo spazio è ogni giorno più congestionato e contestato”, ha detto la Direttrice Generale di UNOOSA, Simonetta Di Pippo, ricordando l’interesse senza precedenti per lo spazio, con livelli record di investimenti di capitale politico ed economico che hanno portato alla forte crescita della cosiddetta space economy. I paesi stanno istituendo agenzie spaziali nazionali e le attività spaziali commerciali continuano ad espandersi: per valorizzare la space economy e renderla vantaggiosa per tutti c’è un chiaro bisogno di rafforzare la diplomazia spaziale.

Il crescente numero di attività economiche legate allo spazio rappresenta una sfida enorme che l’umanità deve intraprendere collettivamente, ha detto Zappia ricordando come l’Italia sia parte di oltre 60 accordi bilaterali in materia di spazio e della maggioranza dei trattati internazionali sullo spazio extra-atmosferico. A questo proposito UNOOSA è “un attore chiave delle Nazioni Unite nel processo decisionale nel settore spaziale” il cui ruolo e’ fortemente sostenuto dall’Italia. Lo spazio – ha aggiunto l’Ambasciatrice – ha avuto effetti profondamente positivi sulla società mentre le applicazioni spaziali hanno vaste implicazioni, dal monitoraggio della sicurezza alla gestione dei disastri naturali e al cambiamento del clima. Ci sono pero’ ancora ostacoli all’accessibilità dello spazio, poiché alcuni paesi cercano di trarre vantaggio su altri. Mentre la crescita significativa del numero di attori è sotto gli occhi di tutti e l’accesso ai servizi e ai dati spaziali è in piena espansione, ci sono ancora milioni di persone che non hanno accesso ai benefici più basilari che l’accesso allo spazio comporta.

Gli sforzi per collegare la diplomazia spaziale e l’economia spaziale sono quindi tempestivi. Con i crescenti investimenti globale e la dipendenza socio-economica dallo spazio, la necessità di allargare l’impegno e aumentare i canali di comunicazione tra i vari protagonisti di attivita’ spaziali è più pressante che mai.

Hanno partecipato al panel esponenti di primo piano del settore spaziale. Giorgio Saccoccia dell’ASI ha evidenziato il punto di vista delle agenzie spaziali nazionali sulla collaborazione pubblico-privato, insieme a Sarah bint Yousef Al Amiri, Ministro di Stato per la Tecnologia Avanzata degli Emirati Arabi Uniti. Presenti all’evento anche i leader di Avio, Space IL da Israele, New Space India Limited (NSIL), Work Mining Space Program dal Cile, l’Egyptian Space Agency Project Committee, Astroscale e JSC Glavkosmo dalla Russia. (@OnuItalia)

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