Onu Italia

Cartabia a Onu Vienna ricorda Falcone e esalta la collaborazione anti-crimine

VIENNA, 19 MAGGIO – La Ministra italiana della Giustizia Marta Cartabia ha partecipato con un intervento dedicato a Giovani Falcone,  ai lavori della 30/a sessione della Commissione dell’Onu per la Prevenzione della Criminalità e la Giustizia Penale (CCPCJ) riunitasi a Vienna. Proprio 30 anni fa, durante i lavori della CCPCJ nel’aprile 1992, infatti, fu il giudice ucciso dalla mafia a lanciare l’idea di una conferenza politica globale ad alto livello che avrebbe gettato le basi per una cooperazione internazionale più strutturata contro la criminalità organizzata. Si tracciava infatti ”una nuova parabola nella lotta alla criminalità organizzata: da una visione individualistica e repressiva ad una profonda analisi strutturale ed economica del fenomeno criminale”, ha osservato la Ministra ricordando come il giudice nel suo discorso abbia mostrato e colto l’essenzialità della lotta alla criminalità organizzata attraverso la cooperazione internazionale. ”Falcone aveva capito che la criminalità organizzata era una presenza inquietante, non solo per le sue azioni brutali ma soprattutto per le sue attività economiche”, ha aggiunto Cartabia.

Marta Cartabia all’Unodc

Nel suo intervento la Ministra ha toccato anche il tema del traffico dei migranti, spiegando come l’Italia resti pienamente impegnata nella prevenzione e nella lotta contro questo crimine e nella tutela dei diritti umani delle vittime del traffico. Per la responsabile della giustizia  ”c’è ancora molto da fare a partire dalla prevenzione e questo è il motivo per cui valorizziamo e supportiamo campagne di sensibilizzazione e programmi dell’UNODC per affrontare le cause profonde e i fattori di spinta del traffico”. La Convenzione di Palermo e il relativo Protocollo contro il traffico di migranti rappresentano i principali strumenti giuridici a livello globale per affrontare questo fenomeno,  nella convinzione che il meccanismo di revisione recentemente varato, fortemente sostenuto dall’Italia, contribuirà ”la renderli più efficaci. Per Cartabia ”la cooperazione internazionale tra le autorità di contrasto e quella giudiziaria tra i paesi di origine, transito e destinazione sono essenziali. A questo proposito, l’Italia promuove, in collaborazione con UNODC, progetti innovativi volti a rafforzare la collaborazione con i Paesi africani nella lotta al traffico di migranti e ad altri reati connessi, in particolare la tratta di persone, anche attraverso attività di capacity building e di formazione”.

Giovanni Falcone

In chiusura di intervento, la Ministra ha poi aggiunto come sia utile rafforzare la cooperazione giudiziaria tra Paesi: l’assegnazione in Italia di un magistrato di collegamento dalla Nigeria, infatti, si è rivelato particolarmente fruttuoso tanto da essere replicato altrove, ha esemplificato. A tale proposito, è stato pianificato il dispiegamento di ulteriori magistrati di collegamento dai Paesi africani in Italia e presto sarà concluso un accordo con il Niger, anche grazie al sostegno fornito dall’UNODC. Ulteriori iniziative sono in corso per rafforzare la cooperazione giudiziaria tra l’Italia e gli altri paesi africani, in particolare con il Mali e il Senegal.
Esaminando infine i risultati conseguiti dalla Commissione, Marta Cartabia ha voluto ricordare proprio l’insegnamento di Giovanni Falcone: ”Praticare la giustizia significa sforzarsi di rimuovere le cause del crimine, prevenire e sradicare le radici profonde dei crimini e non solo eliminarne i frutti malati”.

 

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