BEIRUT, 17 MAGGIO – L’Italia si impegna con l’UNESCO per il restauro del Museo Sursock gravemente danneggiato dall’esplosione del 4 agosto scorso al porto di Beirut. Nella capitale libanese per una visita istituzionale in Libano, la Vice Ministra degli Esteri, Marina Sereni, ha firmato un accordo da un milione di Euro con l’ufficio di Beirut dell’agenzia dell’Onu. Al centro dell’intesa e’ un progetto che restituirà alla città e al Paese uno dei poli culturali centrali nella scena libanese, elemento trainante della nuova e auspicata visione di sviluppo sociale sostenibile, e una delle più autentiche testimonianze del patrimonio storico artistico del tradizionale tessuto urbano della Capitale.
Specializzato in arte moderna e contemporanea, il museo ha sede in una villa del 1912 in cui influenze architettoniche veneziane si mischiano con quelle ottomane. La villa era stata lasciata in eredita’ alla citta’ di Beirut da Nicolas Sursock, esponente di una importante famiglia cristiana libanese. Al centro della vita culturale di Beirut negli anni ’60 e riaperto nel 2015 a seguito di un costoso restauro, il museo ha subito gravi danni non solo alla struttura dell’edificio ma anche a numerose opere d’arte tra cui il ritratto del mecenate che lo aveva donato alla citta’.
Sempre sul fronte della cultura, Sereni ha fatto tappa alla vecchia stazione ferroviaria di Mar Mikhael che dovrebbe diventare centro di aggregazione e scambio culturale grazie a un progetto multibilaterale con UN-Habitat, sotto la supervisione della Direzione Generale delle Antichità libanesi e del Ministero delle Infrastrutture.
Il primo appuntamento della giornata dedicata ai progetti della Cooperazione era stata una visita all’impianto di “Zahle Wastewater Treatment Plant”, finanziato con un credito di aiuto del Governo italiano di circa 22,3 milioni di Euro. L’impianto serve una popolazione di oltre 200.000 abitanti, con l’obiettivo di migliorarne le condizioni igienico-sanitarie. Sereni ha assicurato che tra gli impegni previsti dall’Italia a sostegno del Libano in questa difficile fase c’è quello di provvedere al funzionamento dell’impianto di Zahle per i prossimi tre anni, attraverso un accordo con UNDP.
In Libano per tre giorni, Sereni ha avuto incontri politici di alto livello: ha incontrato il presidente del Libano Michel Aoun, con cui ha discusso della crisi politica ed economica del Paese e sulla necessità di un governo che affronti le questioni più urgenti e implementi riforme e ha poi discusso di cooperazione bilaterale con il ministro degli Esteri Charbel Wehbi. Ha concluso la visita con un colloquio con il Patriarca maronita Mar Bechara Boutros al-Rahi con il quale ha avuto uno scambio di opinioni sulle sfide politiche e socioeconomiche che riguardano il Libano e sulle prospettive di cambiamento, in considerazione anche delle elezioni del 2022. (@OnuItalia)