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Mine anti-uomo: appello Guterres per adesione universale al bando

NEW YORK, 8 APRILE – Affiancato virtualmente da un “ambasciatore” di eccezione, la star di 007 Daniel Craig, il segretario generale dell’Onu  Antonio Guterres ha invitato i paesi che ancora non l’hanno fatto – tra questi gli Stati Uniti – ad aderire senza indugio alla Convenzione per la messa al bando delle mine antiuomo.

“Oltre 160 paesi sono parte della Convenzione. Invito coloro che non hanno ancora aderito a farlo senza indugio”, ha detto Guterres durante una riunione del Consiglio di Sicurezza, dopo la proiezione di un breve video dell’attore britannico impegnato dal 2015 con le Nazioni Unite nella lotta contro le mine.

Il Trattato internazionale, entrato in vigore nel 1999, vieta l’acquisizione, la produzione, lo stoccaggio e l’uso di mine antiuomo: tra i paesi che non hanno aderito ci sono Stati Uniti, Cina, Russia, India, Iran, Israele, Birmania, Corea del Nord, Libano, Libia, Marocco, Oman, Singapore e Vietnam (quest’ultimo e’ presidente di turno del Consiglio per il mese di aprile).

La Convenzione prevede che ogni stato parte si impegni a rimuovere tutte le sue mine antiuomo entro e non oltre dieci anni dall’entrata in vigore del Trattato, periodo che può essere esteso a determinate condizioni. Durante il suo intervento, Guterres ha anche messo in guardia contro lo sviluppo di ordigni esplosivi improvvisati: “L’uso di questi dispositivi rappresenta la più grande minaccia” nelle operazioni di pace, dalla Somalia al Mali.  (@OnuItalia)

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