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Darfur: dopo 13 anni Onu ritira caschi blu della missione Unamid e lascia a governo Sudan

NYALA, 5 GENNAIO – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso di por fine, dopo 13 anni, al mandato dell’UNAMID, la missione di pace congiunta dell’ONU e dell’Unione africana in Darfur, regione nell’ovest del Sudan in conflitto dal 2003.

Dal primo gennaio, quando è scattata la misura, ci vorranno circa 6 mesi per ritirare gli 8mila membri della missione, composta da militari, agenti di polizia e civili.
L’UNAMID lascia al governo di transizione del Sudan il compito di mantenere la pace e la sicurezza nella regione. Il conflitto interno tra i Janjawid, un gruppo di miliziani arabi di etnia baggara, e la popolazione non baggara era peggiorato particolarmente nel 2006, rendendo necessario l’intervento negli anni successivi di molte associazioni umanitarie e organizzazioni non governative.

Il termine della missione UNAMID – iniziata nel 2007 e che al suo picco ha visto schierate 16 mila unità – è stato richiesto dal governo sudanese e raccomandato dall’Ua e dall’Onu. Numerosi abitanti del Darfur hanno tuttavia protestato contro tale decisione all’inizio di questo mese fuori dalla sede della missione nel campo di Kalma all’interno di Nyala, capitale del Sud Darfur.
Il Darfur è stato teatro di un lungo conflitto iniziato nel 2003 tra una minoranza che denunciava la marginalizzazione subita dal regime di Omar al-Bashir, rovesciato l’anno scorso. Secondo le stime dell’Onu sono morte in combattimento 300 mila persone, mentre quelle sfollate ammontano a due milioni e mezzo.

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