ROMA, 30 NOVEMBRE – La vice ministra agli Esteri e alla Cooperazione, Emanuela Del Re, ha aperto il Forum “The Health-nutrition-agricolture nexus”, organizzato nell’ambito della Conferenza Rome Med (Mediterranean Dialogues) 2020.
Facendo eco alle preoccupazioni della FAO, di molti gli organismi internazionali, agenzie dell’Onu e ong, sugli sviluppi in ogni campo umano della pandemia di Covd 19, Del Re ha sottolineato come la pandemia ”abbia posto le filiere alimentari sotto una pressione senza precedenti, il che è abbastanza preoccupante se si considera che il settore alimentare è tra i più importanti dell’economia. L’impatto maggiore si ha sui mezzi di sussistenza dei piccoli agricoltori e di altri attori delle filiere, nonché sulle persone in situazione di vulnerabilità e per gli effetti ambientali e sanitari, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Comprendiamo quindi l’importanza fondamentale di definire strategie per mitigare gli effetti della pandemia sulla filiera alimentare”.
Per Del Re, l’agricoltura e i sistemi alimentari “svolgono un ruolo fondamentale quando si tratta di migliorare l’alimentazione e la salute, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione delle malattie non trasmissibili “.
“La promozione della ricerca e dell’informazione può portare alla produzione e distribuzione di alimenti più sicuri e a una dieta salutare, a vantaggio del benessere dell’individuo, contribuendo così a comunità ed economie in salute”, ha proseguito la vice ministra, evidenziando che queste sono le tradizionali priorità per la Cooperazione italiana allo sviluppo. Ha quindi richiamato la Food Coalition, lanciata ufficialmente lo scorso 5 novembre, e che ha dato il via a “una nuova fase negli sforzi globali per rafforzare i sistemi alimentari.
La Food Coalition è anche un’alleanza globale per evitare che l’attuale crisi sanitaria diventi una crisi alimentare”, ha aggiunto la Vice Ministra, ricordando in tal senso il Summit sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite che si terrà nel luglio 2021. “Il Summit offrirà soluzioni per adattare gli attuali sistemi alimentari – ritenuti non sostenibili – al fine di ricostruire meglio dalla crisi del Covid-19 con l’ambizione di raggiungere la loro sostenibilità. L’Italia ospiterà parte delle attività preparatorie per il Vertice”.