ROMA, 26 NOVEMBRE – La vice ministra agli Esteri e alla Cooperazione, Emanuela Del Re, è intervenuta a ”Codeway – Cooperation and Development Expo”, evento virtuale ideato e organizzato da Fiera Roma per parlare di cooperazione allo sviluppo ai tempi della pandemia. Del Re ha sottolineato come la pandemia continui ad avere un impatto profondo in tutto il mondo non solo sulla salute ma anche sull’economia e il benessere di miliardi di persone. ”Per la prima volta in vent’anni, la crisi innescata dalla pandemia ha portato a un aumento delle persone in stato di povertà assoluta – +71 milioni rispetto all’inizio del 2020 -, e un ulteriore incremento del numero di persone esposte a insicurezza alimentare”.
Una “crisi multi-dimensionale senza precedenti” che per la Vice Ministra “ha messo a nudo le vulnerabilità dei nostri modelli di sviluppo”. ”In primo luogo, bisogna sconfiggere il virus con gli strumenti messi a disposizione dalla scienza. I risultati annunciati sui vaccini sono frutto di uno sforzo che ha consentito un’accelerazione della ricerca scientifica senza precedenti nella storia recente dell’umanità, grazie a una collaborazione internazionale inedita”. Saranno poi necessari ”strumenti innovativi per finanziare la ripresa e lo sviluppo, trovando un equilibrio complessivo tra politiche fiscali, economiche e sociali” e incoraggiando la collaborazione tra “governi, privati e organismi della società civile. L’Italia – ha ricordato – ha promosso ovunque iniziative concrete: oltre all’ambito sanitario, siamo intervenuti anche per garantire la sicurezza alimentare e il mantenimento delle catene alimentari”.
Per Del Re ”l’Italia ha assunto un ruolo guida nella risposta sanitaria internazionale, in primis attraverso gli strumenti della nostra Cooperazione allo Sviluppo. Ci siamo proattivamente ed efficacemente impegnati, in fori del G7, G20 e alle Nazioni Unite, per la costruzione di una grande alleanza internazionale, confluita nell’Acceleratore ACT – Access to COVID-19 Tools”. La vice ministra ha infine ribadito che ”i pilastri di questo intervento restano gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 che, insieme all’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico, costituiscono la cornice universale di riferimento per quello che chiamiamo la ‘migliore ripresa’, il ‘recover better’, di cui si parla molto nel quadro delle Nazioni Unite e in altri fori internazionali”.