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Intersos lancia appello per inondazioni in Sud Sudan, 700 mila a rischio malattie

ROMA, 5 NOVEMBRE – Un appello ad aiutare le popolazioni vittime di un’ennesima tragedia causata dai cambiamenti climatici, è stato lanciato dalla ong INTERSOS in favore del Sud Sudan dove una vera e propria valanga d’acqua con alluvioni estese sta colpendo il paese africano.

Piogge torrenziali, le esondazioni del Nilo Bianco e lacqua che scende dai monti dell’Etiopia hanno praticamente allagato e ricoperto di fango interi villaggi negli Stati del Jonglei, Unity e Lakes. L’acqua ha portato via tutto quello che trovava lungo il suo percorso. Sono 700mila le persone che hanno perso la propria casa e non hanno accesso all’acqua potabile e ai servizi sanitari. E si preparano a diventare sfollati interni.

Una donna che INTERSOS sta assistendo a Mogok ha raccontato: ”La nostra casa è stata sommersa dall’acqua, siamo andati verso la scuola per trovare rifugio. Anche quella era inagibile. Con mio fratello e i bambini abbiamo pensato di attraversare il fiume e dirigerci verso Mogok. La corrente era fortissima e mio fratello è stato risucchiato dall’acqua. Ora sono da sola con i miei figli, non conosco nessuno qui a Mogok e non ho più nulla”.

La ong sta distribuendo agli sfollati beni essenziali come cibo, coperte, stivali di gomma, giacche per la pioggia, vestiti, sapone, prodotti igienici e zanzariere. In queste condizioni, infatti, è molto alto il rischio di diffusione della malaria, della dissenteria e della febbre dengue. Si prevede che l’emergenza in Sud Sudan duri almeno fino alla fine dell’anno, con il rischio dell’aumento dell’insicurezza alimentare a causa dei danni alle coltivazioni che le alluvioni hanno provocato. Intersos lancia quindi l’invito ad aiutare i suoi sforzi perchè ha deciso di non abbandonare quelle popolazioni.

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