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23 Dicembre 2024

Violenza di genere e mutilazioni genitali: nasce in Kenya ‘Nice Place’ un sogno per tutte le donne

ROMA, 3 NOVEMBRE – Una donna su tre in tutto il mondo ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale nella propria vita. Nel mondo, 200 milioni di donne e bambine hanno subito mutilazioni genitali femminili. A causa della pandemia di COVID-19, un numero sempre più elevato di donne e ragazze in tutto il mondo sono a rischio di violenza di genere.  Sono i dati, eloquenti, che in vista della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Amref ha voluto diffondere, insieme con una intervista ad una protagonista della battaglia contro gli abusi.

• ”Sono Nice, ho 28 anni. A 9, fuggii dal mio villaggio, in Kenya, per sottrarmi alla mutilazione. Adesso lotto affinché ogni ragazza possa diventare la donna dei propri sogni… proprio come me. Da questa necessità nasce il progetto ‘Nice Place’, un luogo sicuro dove le ragazze possono rifugiarsi, acquisendo forza e capacità. Come Amina, una delle tante bambine promesse in spose a soli undici anni ad un Moran, un guerriero Masai”.

Nice Nailantei Leng’ete,  racconta di un sogno che si avvera, un centro per proteggere le bambine. Racconta la storia di Amina, una delle tante bambine promesse in spose a soli undici anni ad un Moran, un guerriero Masai, e ci ricorda che la battaglia per l’uguaglianza di genere e la cessazione della violenza sulle donne non è un affare che riguarda esclusivamente l’universo femminile, ma la totalità dell’essere umano.

Diventa realtà quindi la reazione di un posto dedicato proprio alle donne e alle bambine vittime di pratiche violente e di abusi. ”Il diritto delle ragazze della Contea del Kajiado, Kenya, di realizzare il loro pieno potenziale non può e non deve essere sottostimato”, scrive Amref. ‘Nice Place’ funzionerà come un Centro d’accoglienza e Girls Academy sotto un unico tetto, e sarà aperto ad ogni bambina, ragazza o donna che avrà bisogno di essere protetta dal rischio di essere circoncisa o promessa in sposa prematuramente.

La Girls Academy, al momento, ha la possibilità di ospitare 50 ragazze ogni anno, mentre il Centro d’Accoglienza sarà aperto ad ogni bambina, ragazza o donna che avrà bisogno di protezione. Nice Place  vuole rappresentare un luogo dove le ragazze possono acquisire forza e capacità. Sarà una costruzione circolare con una grande piazza al centro, e nonostante le battute d’arresto causa COVID, il lavoro procede. In questi giorni sono state costruite le mura. Il progetto nasce da un sogno di Nice e a guidarlo sono Amref Health Africa in Kenya con il supporto di Amref Olanda e Amref Italia. Sarà un centro autosufficiente e sostenibile, grazie a semplici modelli imprenditoriali per attività generatrici di reddito. Tra queste, un piccolo chiosco sulla strada, una rete di produzione di oggetti di artigianato e varie attività agricole.

Nice Nailantei Leng’ete è ambasciatrice mondiale di Amref Health Africa contro le mutilazioni genitali femminili, un impegno che le è valso il riconoscimento internazionale del Times, come una delle 100 persone più influenti al mondo.

Foto Amref

Secondo Nice nell’Africa Sub-Sahariana esistono molte società di tipo patriarcale. In questi contesti, lavorare sull’eradicazione di alcune dannose pratiche diffuse e ampiamente accettate e giustificate per ragioni legate alla cultura tradizionale, come per esempio le mutilazioni genitali femminili, è un processo lungo e complesso. L’introduzione di alcuni riti di passaggio alternativi si sta dimostrando efficace in molti contesti, ma la sensibilizzazione è il primo passo fondamentale: informare correttamente tutte le parti interessate sul valore e sul potenziale della donna e sulle conseguenze della violenza di genere. È necessario, inoltre, il coinvolgimento degli uomini. Perché la battaglia per l’uguaglianza di genere e la cessazione della violenza sulle donne non è un affare che riguarda esclusivamente l’universo femminile, ma la totalità dell’essere umano.
L’introduzione di riti di passaggio alternativi e la sensibilizzazione hanno portato dei cambiamenti positivi, secondo Nice: sino ad oggi, 17.000 ragazze in Kenya e Tanzania non sono state circoncise grazie ad alcuni riti alternativi. Inoltre, si parla di cambiamenti duraturi. Ogni persona raggiunta e informata può tramandare le proprie conoscenze alle generazioni a venire. Molte donne sono ora al corrente di poter essere agenti di cambiamento, e i loro figli, i loro nipoti e i loro pronipoti avranno la stessa consapevolezza. Non è un cambiamento che può essere fatto da un giorno all’altro: è un processo che può trasformare il futuro di intere generazioni e di intere comunità. ”Quando sarà il momento – concude Nice –  so che lascerò questa lotta in mano a donne forti che conquisteranno il mondo, che si proteggeranno e si incoraggeranno l’un l’altra”.

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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