ROMA, 17 OTTOBRE – L’Italia ha fatto della protezione dei bambini nelle aree di guerra, un enorme problema umanitario esacerbato oggi dall’emergenza sanitaria, una delle sue priorità in tutte le sedi multilaterali. Lo ha assicurato la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni in un colloquio con la Rappresentante speciale del Segretario Generale ONU, Virginia Gamba.
“Covid-19 sta aumentando l’esposizione dei bambini nei conflitti armati a ulteriori forme di violenza, sfruttamento e abuso, rendendo ancora più difficile la possibilità che siano assicurati il loro diritto all’istruzione e alla tutela della loro salute fisica e mentale”, ha detto la Vice Ministra, che ha aggiunto: “È quindi fondamentale intensificare ulteriormente i nostri sforzi, in particolare per garantire che i servizi e le strutture dell’istruzione e della sanità siano protetti e rispettati, conformemente al diritto umanitario internazionale. L’Italia sta lavorando attivamente su questo in tutte le sedi”.
La Vice Ministra ha spiegato che l’Italia attribuisce la massima importanza alle attività del Rappresentante Speciale. In base all’ultimo Rapporto annuale dell’Ufficio di Virginia Gamba, nel mondo si sono registrate, nel 2019, circa 25 mila violazioni gravi contro i bambini. Purtroppo, è stato sottolineato nel corso del colloquio, moltissimi casi non vengono rilevati, anche per le difficoltà di accesso che le organizzazioni umanitarie incontrano sul campo, in situazioni di conflitto.
Sereni ha poi assicurato il sostegno italiano alla campagna lanciata dall’ufficio della Rappresentante Speciale “Act to protect children affected by armed conflict” e ha informato Gamba che il Quarto piano d’azione nazionale italiano per “Donne, Pace e Sicurezza”, che sarà adottato a breve, conterrà anche riferimenti specifici alle bambine nei contesto di conflitto e post-conflitto. (@OnuItalia)